L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Italia-Germania in programma questa sera.
Vasco al Visarno fiorentino, ieri notte, che va sempre al massimo e a tutti fa bene al cuore sapere che ce la fa ancora a spingere a tutta. Liga stasera al Campovolo di Reggio che non ha certo perso ancora le parole, tanto che lo potremmo quasi ascoltare dal Dall’Ara. Con loro una moltitudine che canta a una voce, in questa calda primavera italiana di concertoni.
L’estate scorsa, ricordate? I cori erano tutti azzurri. Ora sembra arrivato solo il tempo delle stecche per l’Italia campione d’Europa. Dopo la sciampata con l’Argentina, in partita secca, ecco la più classica delle sfide nazionali, quella con i nemici amatissimi della Germania, a Bologna oggi e a Mönchengladbach il 14 pv, che promette una notte nibelungica per i nostri eroi londinesi. Inizia così, col botto, questa dieci giorni di Mancini & C. in tour, per le piazze della Nations League, mai così elevata a potenza, dato che ci aspettano anche Ungheria (a Cesena) e soprattutto l’Inghilterra (a Wolverhampton).
Il ct ha passato un paio di giorni a rimuginare su quanto accaduto mercoledì a Wembley e quella idea in formazione per lanciare un nuovo ciclo, magari inserendo gradatamente forze fresche, ha preso ancora più corpo, dopo aver registrato il tracciato piatto delle energie espresse dal suo gruppo storico. E allora meglio cercare forze residue dove ancora è possibile trovarle: «Il momento è ora, anche se per mettere a posto le cose dovremo aspettare forse la prossima primavera, quando partiranno le qualificazioni europee».