Nations League. Stasera Italia-Belgio, le probabili formazioni
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Nations League e su Italia-Belgio in programma questa sera.
Vent’anni fa, l’Italia di Marcello Lippi dominava squadre come Olanda e Germania in amichevole, con il futuro campione del mondo che profetizzava una crescita attraverso vittorie e consapevolezza. Oggi, nell’era della Nations League, le amichevoli sono scomparse, ma la necessità di imporsi e acquisire fiducia rimane. La sfida contro il Belgio, che segue la vittoria contro la Francia, è vista come un importante spartiacque per l’Italia di Luciano Spalletti.
Dopo aver affrontato difficoltà e interrogativi sulla propria forma durante l’estate, Spalletti sembra aver trovato le risposte sul campo. La vittoria contro la Francia ha acceso un nuovo entusiasmo intorno alla Nazionale, e la partita contro il Belgio rappresenta una nuova opportunità per dimostrare il potenziale di questo giovane gruppo. Il Belgio, in fase di transizione con la fine della sua “generazione d’oro”, è un avversario da non sottovalutare, ma non è più la potenza di un tempo.
Spalletti ha sottolineato l’importanza di dare il massimo per diventare una grande squadra, con giovani come Riccardo Calafiori che emergono come simboli del futuro della Nazionale. Anche Maldini, giovane talento con grande eleganza, potrebbe avere il suo spazio. Pellegrini, nel frattempo, è stato preferito a Raspadori come seconda punta, e il modulo trasformista di Spalletti – un 3-5-1-1 che si adatta in fase difensiva e offensiva – ha dato una nuova identità tattica all’Italia.
Nonostante i successi, c’è ancora qualcosa da migliorare, in particolare la difesa, che ha subito gol in sei partite consecutive. Tuttavia, l’Italia sta finalmente mostrando un gioco convincente e continuo, con ripartenze veloci e attacchi organizzati che hanno disorientato la Francia. I giovani emergenti, come Pisilli e Maldini, insieme a giocatori più esperti come Barella, Scalvini, Scamacca e Chiesa, danno a Spalletti molte opzioni per il futuro. Sembra che l’Italia abbia ritrovato una propria identità e, forse, è meno in difficoltà di quanto si pensasse.