Nations League, stasera Israele-Italia. Le probabili formazioni

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle probabili formazioni del match tra Italia e Israele.

Dopo l’entusiasmante vittoria contro la Francia, la Nazionale italiana di Luciano Spalletti si prepara ad affrontare Israele, un avversario di tutt’altra caratura. Da una squadra top mondiale, in crisi interna, a una in ricostruzione, con obiettivi a lungo termine, il passaggio è netto. Israele, 78ª nel ranking FIFA, rappresenta una sfida diversa, ma potenzialmente insidiosa. La squadra israeliana, fisica e aggressiva, punterà a difendersi e sfruttare le ripartenze veloci, richiedendo agli Azzurri un approccio tecnico-tattico differente rispetto al match con la Francia.

Spalletti ha già fatto intendere che opererà un turnover di quattro o cinque giocatori, con l’obiettivo di adattare l’Italia alle caratteristiche dell’avversario. Uno dei cambi più interessanti sarà quello tra Calafiori e Buongiorno. L’interpretazione di Calafiori come “falso stopper” ha portato l’Italia a variare il suo sistema di gioco durante la partita contro la Francia, passando dal 3-5-1-1 iniziale a un 4-2-3-1 in fase offensiva, con Tonali più avanzato. Buongiorno, però, difficilmente riuscirà a replicare la versatilità di Calafiori, il cui apporto è stato decisivo.

La sfida contro Israele sarà importante non solo dal punto di vista tattico, ma soprattutto mentale. La capacità dell’Italia di mantenere la stessa concentrazione e intensità che ha schiacciato la Francia sarà fondamentale per evitare di sottovalutare un avversario teoricamente inferiore. Una vittoria contro Israele garantirebbe un passo importante verso i quarti di Nations League e migliorerebbe la posizione dell’Italia per il sorteggio delle qualificazioni mondiali.

Spalletti ha iniziato il suo percorso con una versione dell’Italia che richiamava il Napoli, con esterni offensivi e una difesa a quattro. Ma la squadra è in evoluzione: l’assenza di Chiesa e Zaniolo e il non rendimento atteso da Scamacca hanno costretto il ct a fare aggiustamenti, tra cui l’inserimento di Ricci e il recupero di Tonali. L’obiettivo è consolidare un’identità chiara, con uno sguardo al futuro e alle qualificazioni mondiali. La partita contro Israele rappresenta un altro test cruciale per la nuova Italia di Spalletti.