L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul primo allenamento del Palermo sotto la guida di Baldini.
Non è una nuova alba, ma poco ci anca. Orologio alla mano, s’intende. Il 2022 del Palermo è iniziato alle 7.15 di ieri, con i primi arrivi allo Sport Village di Tommaso Natale, che sarà la «base» per Baldini e i suoi uomini nei prossimi mesi. Ed è lì che ha iniziato a prendere forma la squadra con cui i rosanero cercheranno di compiere una rimonta quasi inedita nel girone di ritorno. Ci saranno cambiamenti e si va verso una strada per nulla imprevedibile: quella del 4-2-3-1, modulo che un anno fa venne accantonato a seguito dell’avvicendamento in panchina tra Boscaglia e Filippi.
Il «credo» calcistico di Baldini, d’altronde, parte proprio da questo schieramento, che quasi vent’anni fa ha fatto le sue fortune in quel di Empoli. Altri tempi, perché nel frattempo lo schema con tre uomini sulla trequarti è diventato quasi uno standard a livello mondiale (in Italia, va detto, Baldini è stato forse il primo a proporlo ad alto livello) e perché l’allenatore toscano ha dimostrato alla Carrarese di saper variare tema tattico.
A Palermo, invece, si ricomincia da dove ci si era lasciati. Perché il suo «vecchio» Palermo di ormai 18 anni fa si presentava proprio col 4-2-3-1, ma era uno schiacciasassi in Serie B che nel giro di qualche mese sarebbe diventato una contendente per un posto in Champions League, con qualche aggiustamento e un’altra guida in panchina. Quello di oggi è un Palermo di Serie C, che vuole ambire ancora alla promozione in Serie B, pur con parecchi punti da recuperare alla capolista Bari.