Napoli, tifosi sconcertati: «Fermati e poi derubati. La polizia turca ci guardava con aria di sfida»

Continuano le polemiche per gli episodi di violenza subiti dai tifosi del Napoli a Istanbul prima e dopo il match di Champions League contro il Besiktas giocato martedì scorso. L’edizione odierna del “Mattino” riporta alcune delle testimonianze choc dei tifosi azzurri: «Sin dall’arrivo in aeroporto – denuncia Gennaro, 26 anni, residente a Capodimonte – abbiamo intuito l’ostilità dei poliziotti. Gli episodi si sono succeduti anche nel centro di Istanbul e fuori lo stadio, dove alcuni di noi sono stati fermati senza motivo, trattenuti e sottoposti a veri e propri interrogatori, quasi che fossimo terroristi». Ma non finisce qui perchè Rino e Giovanni, residenti a Foria, raccontano l’aspetto  più inquietante di ciò che sarebbe successo nei varchi di prefiltraggio dello stadio, martedì pomeriggio, prima dell’inizio della partita di Champions. «Siamo stati sottoposti a rigidissimi controlli, prima e dopo il varco d’ingresso, e costretti a svuotare le tasche lasciando in una cassetta trasparente oggetti personali, monete e finanche sigarette e accendini. A tutti sono state poi sfilate le cinture dei pantaloni: Ve le ridaremo all’uscita, ci è stato detto. Una volta sugli spalti ci siamo ritrovati quegli stessi poliziotti che fumavano le nostre sigarette e ci guardavano con aria di sfida».