L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul giapponese Nakajima che lascia Palermo.
Mr. Kaoru Nakajima lascia a Palermo oltre 1,5 milioni di euro tra hotel e teatri riservati per più giorni, allestimento per la festa al Politeama, catering per i diversi pranzi e cene organizzati in una settimana, sicurezza privata per gli spostamenti in città, pullman e taxi per gli ospiti e autista a totale disposizione del magnate. L’organizzazione è stata affidata alla “9pm” di Jimmy Pallas, che ha dato mandato alle maestranze palermitane di occuparsi dell’evento.
Oltre alle spese note, il giro d’affari è molto più ampio. Vi rientrano anche acconciatori e truccatori palermitani per prepararsi al grande evento: diverse ospiti hanno avuto in regalo una seduta di manicure. Ancora, l’intrattenimento musicale, i tour tra i monumenti con guida turistica privata per una cerchia ristretta di invitati. I fiori freschi chiesti dall’imprenditore in camera, l’extra per il massaggio serale e l’addetto quotidiano al lavaggio auto per girare con una vettura impeccabile. Infine, le spese in bar, ristoranti e negozi, principalmente quelli vicini al teatro Massimo e al Politeama Garibaldi, centri nevralgici dei giorni palermitani del tycoon, così come in corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. Da venerdì a domenica i locali di street food erano colmi di giapponesi, vestiti da gran soirée già di primo mattino, intenti a divorare arancine, panelle e cannoli, senza macchiare gli elegantissimi abiti.
Il bar Ruvolo, vicino al teatro di piazza Verdi, ha triplicato gli incassi. Per affittare il Massimo per tre giorni Nakajima ha pagato 100mila euro, altri 35mila li ha spesi per riservare il Politeama: 18mila per la cessione del teatro e 17mila per l’esibizione di un’ensemble dell’Orchestra sinfonica siciliana. Per far dormire i suoi invitati ha pagato circa 300mila euro. Solo alcuni dei 1.400 ospiti hanno soggiornato al Grand Hotel Villa Igiea, dove ha affittato tutte le stanze per quasi una settimana: un’ottantina di camere e una ventina di suite. Gli altri sono stati divisi tra il Massimo Plaza, il Grand Hotel delle Palme e l’Astoria Palace. È stato anche stretto un accordo con Confcommercio per tenere in ogni hotel l’elenco delle boutique di Palermo, invogliando gli ospiti a spendere in città: le signore hanno acquistato ventagli per rinfrescarsi durante quest’autunno anomalo, dalle temperature primaverili.