Radja Nainggolan, centrocampista belga della Roma, è intervenuto ai microfoni di “Gert Late Night” per parlare della sua Nazionale che ha deciso di non convocarlo per i Mondiali in Russia: «Quando Martínez venne a trovarmi a Roma, sentii che cercava un motivo per non convocarmi. Mi comunicò che nella Nazionale non avrei potuto fare quel che facevo nella Roma, mi disse anche che non aveva ancora deciso ma io avevo capito già tutto. Io sono fatto così, vincere è la cosa più importante per me. Se avessi voluto essere un esempio per i giovani allora avrei fatto l’educatore, per me conta solamente vincere. Amo il calcio, mi diverto sempre quando faccio il mio lavoro. Ma tutto ciò che lo circonda, tutte le falsità mi hanno stancato. Non solo i manager: ovunque si senta il profumo del denaro, le persone vengono per annusarti. I parassiti sono sempre lì. Io e mia moglie vediamo rapidamente se qualcuno è interessato solo ai soldi. Se arrivasse un nuovo allenatore in Nazionale? Rimarrei sulla mia decisione, per me è finita con i Red Devils. A volte è difficile, soprattutto perché posso essere visto anche negli spot pubblicitari. Fa male. Ma la guardo positivamente: quella non-selezione è una vacanza di tre settimane. La mia decisione è corretta».