Mutti: «Per il Palermo avvio più sofferto del previsto ma a Corini serve tempo»

CESENA, ITALY - APRIL 22: Bortolo Mutti head coach of Palermo during the Serie A match between AC Cesena and US Citta di Palermo at Dino Manuzzi Stadium on April 22, 2012 in Cesena, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Intervistato da “TuttoB.com” l’ex rosanero Bortolo Mutti, già allenatore tra le altre di Atalanta, Messina e Palermo, ha rilasciato le seguenti parole:

«Bari e Palermo? I galletti sono partiti alla grande e, sullo slancio della passione della piazza, sono saliti alla ribalta del torneo. Il Bari gioca bene e dispone di individualità molto interessanti come Cheddira e Caprile; è una bella realtà, alla quale auguro di ottenere risultati ancora più proficui. Quanto al Palermo, ritengo che le attese fossero superiori alle possibilità. Anche l’avvento della nuova proprietà, cui è seguito il cambio di guida tecnica, probabilmente ha ‘scombussolato’ un po’ le cose e eroso qualche certezza. L’avvio è stato, forse, più sofferto del previsto, ma è normale per una neopromossa; a Corini serve tempo. Certo, City Group è ambiziosissimo e anche la piazza pretende tanto, com’è giusto che sia, ma non bisogna chiedere la luna: un passo alla volta. Panchine saltate? L’allenatore è sempre il capro espiatorio. Mi ha sorpreso l’esonero di Castori, tecnico molto saggio e grande conoscitore della categoria; il Perugia poteva concedergli più tempo. A Benevento c’è una piazza esigente e con Caserta i risultati stentavano ad arrivare, mentre a Como, purtroppo, l’avvicendamento in panchina è stato un atto dovuto, alla luce dei problemi di salute di Giacomo Gattuso. Il Pisa invece ha fatto un passo indietro congedando Maran e richiamando D’Angelo, un cambio dettato dalle aspettative e dalle pressioni della piazza, molto legata al tecnico pescarese che in nerazzurro ha fatto grandi cose. Che dire poi del Sudtirol? L’esonero di Zauli prima ancora che il campionato avesse inizio è fuori da ogni logica».