Mutarelli: «Il City fa scelte ponderate, scommetto su Damiani. Non nascondo mia amarezza…»
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato un’intervista all’ex rosanero Mutarelli.
Uno dei centrocampisti che i tifosi rosanero ricordano con più affetto per la sua grande serietà e professionalità. Massimo Mutarelli ha collezionato oltre 130 presenze in Serie A e più di 200 in Serie B. Con la maglia rosanero gli anni più belli, quelli che non scorderà mai: «Tutti erano coinvolti e partecipi. Era un continuo scherzare e vivere il quotidiano insieme. Anche al di fuori del campo. Un coinvolgimento a 360 gradi. Passeggiavamo tranquillamente per la città e sentivamo il calore di ogni cittadino. Poi quel Renzo Barbera…».
Un nuovo volto per il Palermo. Mutarelli, che futuro vede? «Sono molto contento che questa proprietà ha deciso di investire su Palermo. Sono sincero: guardare il Palermo qualche anno fa era una coltellata al cuore. Chi prometteva cose per poi andar via, poi il fallimento… Il City Group è molto importante, Non è un gruppo che arriva e compra il “Messi’’ della situazione. Loro ragionano bene, facendo scelte ponderate e mettendo basi solide. Anche la città dovrà essere brava a tenerseli stretti».
Un episodio, di quegli anni e della Coppa Uefa, che ricorda con gioia. «All’interno del gruppo e dello spogliatoio, quegli anni lì si era creato veramente qualcosa di magico. Tutti erano coinvolti e partecipi. Era un continuo scherzare e vivere il quotidiano tutti assieme. Passeggiavamo tranquillamente per la città e sentivamo il calore della gente. Il Barbera era sempre stracolmo. Ricordo l’anno che perdemmo con lo Schalke 04. C’era un’atmosfera particolare. Una città intera si vedeva catapultata nel calcio internazionale. Abbiamo anche fatto trasferte difficili, come quella di Tel Aviv. Era un calcio completamente diverso. Fatto a Palermo in quegli anni, era come vivere un sogno. Lo stesso Zamparini era felice. Superare quegli ottavi sarebbe stata un’autentica impresa».
Da tecnico, che idea si è fatto dell’attuale centrocampo? «Confermare alcuni è stato fondamentale. Damiani l’ho avuto in primavera all’Empoli. È un ragazzo duttile, è cresciuto molto. Con me aveva iniziato da play, negli ultimi anni fa l’interno. Quindi con buona qualità e discreto dinamismo riesce a coprire tutta la partita. Infatti Baldini che l’aveva avuto a Carrara l’ha richiesto subito. Gli altri hanno dimostrato grandi qualità e soprattutto danno al mister l’opportunità di giocare in moduli diversi in base alle necessità».
Sposato con una palermitana. Il legame con la città non si è mai completamente interrotto. «Con Palermo, per la mia serietà dentro e fuori dal campo, ho un rapporto speciale. Io non sono uno di quelli che esce tutti i giorni sui giornali. A Palermo pensavo solo a dare il massimo, e forse questo è stato riconosciuto. Però non nascondo che quando ci sono stati quei raduni con tutti gli ex giocatori del Palermo e a me non è arrivato l’invito, ci sono rimasto un po’ male, mi è dispiaciuto un po’».
Il suo obiettivo per la stagione 2022/2023? «Ho tantissima voglia di rimettermi in gioco e ritrovare una panchina. Ho avuto diversi contatti per ricominciare, ma non si sono concretizzate varie situazioni. Vorrei ripartire facendo il primo allenatore, non più il vice»