“Nessuna lite e nessuna chiusura. Al di là della semplificazione verbale, il primo a voler essere rassicurato è proprio il turista. I dipartimenti Salute e Turismo della mia regione stanno lavorando a un protocollo. La parola d’ordine è riaprire in sicurezza. Anche se il mondo scientifico ci ripete che la sicurezza al cento per cento non esiste. Sappiamo che non è possibile restare rinchiusi in attesa del vaccino. Abbiamo il dovere di avviarci a una apparente normalità, ma alzando al massimo l’asticella delle norme di sicurezza, d’intesa con albergatori, ristoratori, quanti ospitano turisti… – continua Musumeci – L’amico Sala ha fatto una battuta che può apparire infelice… Sala non ha mai fatto il mio nome e io non ho mai parlato di patente, bensì di protocollo sanitario. E Bertolaso ci dà una mano, a costo zero, con generosità. Dio sa quanto mi senta legato ai lombardi. Mio fratello da mezzo secolo vive a due passi da Monza. Ma anche Sala sa che un protocollo di sicurezza è interesse del viaggiatore. “Sicilia sicura” è il nostro motto. E per questo occorrerà verificare la provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista». Musumeci infatti ricorda «che siamo al centro di una pandemia. E che tutto il resto appare davvero piccola cosa”. Queste le parole del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, rilasciate ai microfoni di “Il Corriere della Sera” in merito al Coronavirus.