Musumeci: “La rabbia va compresa. Roma ci consenta di aprire i locali fino alle 23”
“Una scelta davvero irragionevole quella del governo Conte su palestre e ristoranti, cinema e teatri. Episodi come quelli di Catania o Napoli vanno condannati senza se e senza ma. Tuttavia bisogna comprendere le ragioni della rabbia, se espressa in maniera civile si intende. E per questo avanzo una proposta al premier Conte: un protocollo che consenta alla Regione siciliana, per alcune materie, di derogare anche nelle misure estensive e non solo restrittive. Intanto ci permettano di aprire fino alle 23 ristoranti, bar, pizzerie. La chiusura alle 18 non ha senso. E’ l’ora in cui cominciano a lavorare. Assurdo consentire l’asporto, con le persone in piedi in attesa del cibo. Non sarebbe più logico farle sedere al tavolo nel rispetto delle procedure anti Covid.
In Sicilia la situazione non è tale da giustificare una misura così restrittiva. Noi siamo all’ottavo posto per numero di contagi. Peraltro i ristoratori hanno adeguato le strutture. Palestre? Altro motivo di dissenso. Palestre che io non ho voluto chiudere. Come i teatri e i cinema che chiedo a Conte di riaprire. Non c’è luogo più sicuro per rispetto delle norme di prevenzione visto che i posti sono già assegnati. Potrebbe andare bene per alcune regioni. Ma bisogna lasciare ai presidenti la possibilità di decidere.
Le Regioni stanno continuando a cercare il dialogo con il governo, ma da Palazzo Chigi arrivano condotte che non sono improntate a questo. Mi auguro che da parte di Roma questo tentativo di neocentralismo possa essere riveduto e si apra alle regioni. Roma dia le linee generali, ma ogni governatore si assuma le proprie responsabilità in funzione di quello che accada nel proprio territorio”. Queste le parole del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, rilasciate ai microfoni di “Il Corriere della Sera” in merito al nuovo Dpcm emanato dal premier Conte.