Musumeci: «Condividiamo richieste della Lombardia. Vorremmo autonomia per decidere. Una nave per…»
La Sicilia, come tutte le altre regioni italiane, è impegnata nella lotta al Coronavirus e spera che gli ospedali non vadano al collasso. La Lombardia è pronta prendere decisioni drastiche, come la chiusura di tutte le attività tratte i supermercati e le farmacie, per evitare che le persone circolino liberamente. Musumeci, presidente della Regione Sicilia, condivide queste scelte e vorrebbe autonomia dal governo per prendere decisioni: «Condividiamo la richiesta di misure ulteriormente restrittive fatta dalla Regione Lombardia. Vorremmo – continua Musumeci – poter avere autonomia dal governo nazionale per assumere iniziative, magari concordate con Roma, ma adottate a seconda delle esigenze del territorio. In Sicilia l’epidemia non ha raggiunto e speriamo non raggiunga particolari dimensioni. Le misure di precauzione sono state adottate, e c’è un grande senso di responsabilità, anche da parte dei cittadini nonostante l’esasperato individualismo stavolta la comunità siciliana ha compreso che serve disciplina». Musumeci, in auto-isolamento dopo aver avuto contatti con Zingaretti risultato positivo, ha parlato anche di tutte quelle persone scappate dal Nord per tornare a casa: «Ventimila persone sono rientrate negli ultimi 4 giorni dall’esodo del nord e tutte si sono registrate come avevamo chiesto di fare – ha concluso il presidente -. Quelle che provengono dalla zona rossa sono in quarantena, in auto-isolamento. Prevale la convinzione che se noi oggi facciamo qualche sacrificio potremo domani goderne in libertà e normalità. Stiamo predisponendo nuovi posti letto, perché temiamo di dovere ricorrere al piano B. Domani si riunirà la giunta di governo per chiedere alla cliniche private di dare il loro apporto, alle università abbiamo chiesto di immettere in servizio gli specializzandi, e ho parlato con l’autorità portuale di Palermo che mi ha confermato esserci un armatore disposto a mettere una nave crociera con un centinaio di posti letto e personale sanitario qualora dovessimo arrivare al piano B. In questo momento i numeri però ci danno ragione. Nessun decesso, soltanto 64 positivi, e continuiamo a sperare”