Il Consiglio Federale della Figc ha infatti approvato una proroga della scadenza oltre la quale non si potranno possedere più club italiani anche in categorie diverse: il divieto assoluto scatterà ora dall’inizio della stagione 2028/2029 quattro anni in più là rispetto alla norma originale invece prevedeva l’obbligo di dismissione delle società ‘residue’ entro l’inizio della stagione 2024/2025).
La decisione del Consiglio Federale di modificare la norma transitoria dell’articolo 16-bis delle NOIF è stata annunciata congiuntamente in una nota da Napoli e Bari e dai rispettivi presidenti, Aurelio De Laurentiis e Luigi De Laurentiis.
Chi si è battuto particolarmente in queste settimane sul tema multiproprietà è Aurelio De Laurentiis. In un comunicato congiunto con il figlio Luigi, presidente del Bari, il numero uno del Napoli (che aveva già presentato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni) ha espresso la propria soddisfazione per la decisione della Figc: “È un atto di buon senso e una scelta che dà respiro a chi in questi anni ha creduto nel rilancio del calcio investendo ingenti risorse economiche. Siamo soddisfatti e contenti di questa modifica e desideriamo ringraziare tutto il Consiglio Federale, ed in particolare il Presidente della Federazione Gabriele Gravina, per l’impegno e la volontà manifestata in questa occasione. Abbiamo già comunicato alla Federazione che rinunceremo al ricorso presentato nei giorni scorsi al Collegio di Garanzia dello Sport e ad ogni altra azione anche di natura risarcitoria, perché riteniamo sia arrivato il momento di aprire una pagina nuova per il calcio italiano fondata sulla fattività e sullo spirito di collaborazione”.