Morte Denis Bergamini: dopo 31 anni indagata l’ex fidanzata per concorso in omicidio. Le ultime
Trentuno anni dopo la morte del calciatore del Cosenza Denis Bergamini, c’è oggi l’unica indagata per quella morte, avvenuta per soffocamento. E’ l’ex fidanzata Isabella Internò che lunedì ha ricevuto l’avviso di conclusione indagini da parte della procura di Castrovillari che le contesta il concorso per l’omicidio del suo ex.
I magistrati hanno prosciolto il marito della donna il poliziotto Luciano Conte, inizialmente accusato di favoreggiamento e l’autista dell’autocarro Raffaele Pisano, sospettato di concorso nel delitto, che quel pomeriggio del 18 novembre del 1989 percorrendo la statale ionica, nei pressi di Roseto Capo Spulico, avrebbe schiacciato con il suo mezzo il corpo del calciatore che si trovava disteso sulla carreggiata. In un primo momento si era pensato che Bergamini si fosse tolto la vita, buttandosi sotto il camion.
Soffocato «verosimilmente con una busta di plastica»
La perizia sul corpo effettuata 28 anni dopo dai professori Antonello Crisci, Carmela Buonomo e Maria Pieri ha però accertato che Denis Bergamini sarebbe stato prima soffocato «verosimilmente con una busta di plastica» e poi «adagiato sull’asfalto a pancia in su». L’avvocato Fabio Anselmi, legale della famiglia Bergamini raggiunto telefonicamente per un commento sulle decisioni della procura si è meravigliato del fatto la notizia non è stata comunicata alla famiglia.
«Faremo immediatamente la richiesta di accesso agli atti per capire come si è mossa la procura e per conoscere le ragioni che hanno spinto i pubblici ministeri ad archiviare le posizioni di Pisano e Conte» — ha detto il legale. L’inchiesta sulla morte del calciatore è stata aperta sei anni fa all’ex procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla.