Moro: «Con il mercato cambia la B? Qualche squadra in estate si aspettava di rendere meglio»
Luca Moro, attaccante emergente del Sassuolo, ha condiviso le sue riflessioni in una recente intervista con il Corriere dello Sport, delineando il suo contributo significativo alla squadra in questa stagione. Decisivo nei momenti cruciali, come dimostrato dalle sue prestazioni contro il Cosenza e Frosinone, Moro ha sottolineato come i suoi gol abbiano giocato un ruolo fondamentale non solo per i risultati della squadra, ma anche per il suo morale personale. “Entrare e fare bene non è mai scontato,” ha affermato Moro, evidenziando l’importanza di continuare a segnare, specialmente reti di peso che possano influenzare direttamente la corsa alla promozione.
Scalpita Luca Moro e per convincere il Sassuolo ha deciso di sfruttare fino in fondo le sue occasioni, come contro il Cosenza. L’attaccante non si è fatto pregare e nel rovente finale ha avviato la sarabanda pareggiando. Si sono così create le condizioni per cambiare il corso della partita, con la rimonta completata dall’altro subentrato Lipani al 90’. Il ragazzo sta lasciando il segno nella cavalcata neroverde.
Decisivo dalla panchina contro il Cosenza e a Frosinone.
«I due gol mi hanno aiutato sul piano mentale, del resto entrare e fare bene non è mai scontato. Le partite possono prendere una certa piega, così mi è piaciuto tornare al gol e dare una mano. Ora è fondamentale farne altri, magari pesanti come quelli».
L’ultimo ribaltone coi calabresi è un passo verso la Serie A?
«È presto per dirlo, ma i punti servono e per restare lassù bisogna mantenere il passo. La B può riservare sempre sorprese, non c’è nulla di scontato».
Cosa si aspetta a Salerno?
«Sarà diverso dall’andata, quando abbiamo vinto 4-0 e ho segnato. Cambiando l’allenatore e qualche interprete ci sono una carica in più e la voglia di rivalsa, noi dovremo essere bravi a fronteggiarli».
Come valuta il vantaggio di 8 punti sulla terza in classifica?
«Ci fa allenare con più felicità e spensieratezza, ma sono pochi con 18 gare da giocare e non possiamo calare».
Gli addetti ai lavori vi danno già promossi.
«Tocco ferro, penso che lo dicono perché siamo il Sassuolo e abbiamo fatto un filotto importante di vittorie. Poi non so se qualcuno lo dice per interesse».
Corsa a tre per le due promozioni dirette?
«Vediamo la Cremonese che è risalita e ha una rosa di livello, come noi stessi abbiamo visto all’andata».
Cosa pensa di questo campionato?
«Da tre anni faccio la B tra Frosinone, Spezia e Sassuolo. So che è tosto, pure le piccole hanno valori».
Gli avversari più temibili?
«Il Pisa ha la mentalità importante e uno stadio che li sostiene. Lo Spezia sta facendo bene, sfrutta le palle inattive ed è spinto dall’ambiente».
Il mercato cambierà la B?
«Qualche squadra in estate si aspettava di rendere meglio».
Subentrare la carica di più?
«Non ero granché abituato, so di essere in un organico lungo e competitivo. Se voglio maggiore spazio devo darmi da fare. Se entro a 10′ dalla fine serve essere grintoso e risolutivo. Partendo dall’inizio c’è un diverso dispendio di energie».
Grosso può contare su di lei?
«Mi conosce e sa cosa posso dare, pure a Frosinone ne parlava. Sa che posso essere un valore aggiunto».
Lei cosa vede nel suo futuro?
«Vorrei vedere la Serie A che è un sogno, un obiettivo. Spero che questo sia l’anno giusto per arrivarci e tenermela».
Il prossimo 25 gennaio compirà 24 anni: che regalo vorrebbe?
«Per un attaccante il regalo più bello è ovviamente fare gol. Non sono materialista, sono felice se succede qualcosa nel calcio che è il mio lavoro e la mia passione».