Morganella: «Vi parlo dei miei tatuaggi e di cosa significa Mek. Attentati Parigi? Vi dico la mia…»
In un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo “Corriere dello Sport”, l’esterno rosanero Michel Morganella si è raccontato a tutto tondo, parlando dei suoi tatuaggi ma anche di attualità, con particolare riferimento alle ultime tragiche vicende avvenute a Parigi: «Una gamba è dedicata a mio figlio Marlon: nome, manine, orologio con l’ora di nascita. Marlo come Brando? No, piaceva ad entrambi. Nessun segreto. E con il “Mek Mek” sul polso ho coperto uno degli ultimi spazi liberi. Cos’è Mek? Un francesismo per dire “cumpà”, compare. Ormai parliamo così, Mek passami la palla. Cosa penso della strage di Parigi? Avvenimenti che toccano. Nel mondo c’è una guerra in atto, purtroppo. Terribile, non ci sono parole. Quella sera, presto a letto perché con Marlon si fanno le ore piccole, non ho visto nulla. Il giorno dopo mi hanno svegliato le news sugli attentati, i morti, le immagini da brividi, tragedie che non riesco a capire. Le brutalità ci sono sempre state e le condanno, ieri come oggi. Io e Johanna abbiamo scelto di nascondere il volto di Marlon nelle foto. E’ ancora piccolo e con il male che vedi meglio la prudenza».