L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole di Morgana, presidente LND in merito agli episodi di violenza nei campi siciliani.
«Nessun allarme violenza nei campi siciliani di calcio». A sostenerlo è il presidente regionale Lnd Sicilia Sandro Morgana durante il focus di fine stagione che si è svolto nella mattinata di ieri presso gli uffici del Comitato siculo di Ficarazzi. «Su 18.746 partite disputate solo in 42 si sono registrati episodi di violenza», puntualizza Morgana. Un dato, quindi, in controtendenza rispetto al resto d’Italia dove gli episodi sono stati 253 (16% del totale complessivo). Dei 42 episodi registrati 18 si sono verificati nei campionati regionali e 24 in quelli provinciali. Di questi solo otto riguardano la classe arbitrale, mentre gli altri hanno toccato calciatori, dirigenti e spettatori.
Gli atleti protagonisti di violenza sono stati in Promozione (4), Terza categoria (7) e calcio a 5 (7), cinque hanno riguardato i dirigenti, tre gli allenatori e altrettanti tra il pubblico. Numeri che, comunque, non la- sciano tranquilli. «Anche un solo episodio – prosegue il numero uno del calcio siciliano – non mi fa stare sereno. Alcuni degli episodi verificatisi durante la stagione mi hanno provocato una sensazione di malinconia poiché dolosi. Non ci siamo comunque lasciati abbattere e anzi abbiamo subito riunito i nuclei di valutazione che hanno verificato la situazione e sono intervenuti prontamente. Per il futuro vogliamo introdurre la prova tv quale deterrente per un verso, a supporto dell’esiguo numero di commissari di campo dall’altro. La proposta è già stata avanzata al presidente Giancarlo Abete ma non è facile dato che bisogna modificare il codice di giustizia sportiva».