È sempre incisivo e diretto Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, che in questa intervista rilasciata ai microfoni di Alessio Alaimo su “TuttoMercatoWeb.com” affronta con la sua consueta schiettezza i temi caldi del momento calcistico. Dalla sfida tra Milan e Juventus alle difficoltà del Palermo, passando per il futuro di Vlahovic e le scelte del Genoa, Moggi non risparmia opinioni forti e considerazioni sulla gestione del calcio in Italia e non solo. Tra aneddoti e analisi, l’ex dirigente offre anche una prospettiva interessante sulla sua possibile collaborazione con Fedez per la King’s League, lanciando uno sguardo verso un calcio più spettacolare e innovativo. Un’intervista che non mancherà di far discutere e che, come sempre, dimostra quanto Moggi rimanga una voce autorevole e controcorrente nel panorama calcistico.
Dopo la vittoria contro il Real Madrid Fonseca ha dichiarato che giocare contro gli spagnoli era più facile che contro il Cagliari. In questo senso come vede Milan-Juve? «Fonseca dice stronzate. Ha una squadra che funziona bene se non ha marcature particolari. Quando funziona Leao poi funziona tutto, ma se è marcato e non vede palla il Milan è out. Queste sono cose dettate dall’esperienza. Il Real ti lascia giocare e fai il massimo. Quando devi sfondare una difesa che si arrocca è più difficile».
Dove vede Vlahovic a gennaio? «Sta a Torino, dove deve andare? C’è uno stipendio alto di mezzo, nessuno lo può pagare. È prigioniero di uno stipendio, chi glieli da 12 milioni? Non so come farà ad andare via finché non gli finirà il contratto. Fa sempre tanti gol ma in maniera particolare: due-tre in una partita e poi zero per tanto tempo. Andrà via quando gli scadrà il contratto».
Il Genoa ha esonerato Gilardino per affidarsi a Vieira. «Sul Genoa ho dubbi sugli americani. Questi vengono qua a voler insegnare il calcio a noi. Prima gli vendono Retegui e Gudmundsson, poi anche il portiere che è il naturale sostituto di Sommer all’Inter e poi esonerano Gilardino. Il Genoa quando era al completo dava fastidio a tutti».
Vieira al Nizza aveva rotto con Balotelli… «È tutto un controsenso. L’Italia è in mano a chiunque venga a dire che ha i soldi»
Serie B: il Pisa di Pippo Inzaghi corre… «Il Pisa è una squadra di categoria buona e ha dirigenti che sanno il fatto loro. La differenza nelle società la fanno i dirigenti e li ci sono persone che sanno fare il loro mestiere. Il Pisa ha tentato per diversi anni, questo può essere l’anno buono. Una città come Pisa merita la A. Pippo è forte è un ottimo allenatore, uno di quello che dice quello che pensa. Ma la qualità del gioco non lascia dubbi. Sapeva fare dei gol pazzeschi quando era con me, insegnerà ai suoi a fare quello che sapeva fare da giocatore».
Il Palermo fatica. E Brunori non gioca. I rosanero possono fare a meno del capitano? «Brunori a Palermo era quello che segnava più gol di tutti. Strano che non giochi. La piazza merita altro. De Sanctis come direttore di esperienza ne ha, bisogna vedere cosa gli mettono a disposizione: l’abilità di un dirigente dipende anche da cosa dà il club e a come utilizza le risorse, se poi non sa fare neppure quello è un altro discorso. Ma è difficile dare un giudizio. Sicuramente Brunori è un giocatore importante e l’età è ancora dalla sua. Può darsi che non ci sia feeling con l’allenatore. Dovrà essere brava la società a capire di chi sia la ragione se del giocatore o del tecnico. Se la squadra non va e se Brunori non gioca per volere dell’allenatore o dai ragione al tecnico o lo cacci perché non sa mettere in campo i giocatori. Questo è quello che si fa, senza fare tante chiacchiere».