«Se i presidenti vogliono riprendere è obbligo del Governo eventualmente stoppare il campionato. Quando uno è Ministro dello Sport si carica delle responsabilità e come tale deve prendere una posizione, invece Spadafora non lo fa e questo è grave. Magari vorrebbe che qualcuno dicesse di non giocare. Ma è il Governo ad avere l’ultima parola, bisogna decidere. Il momento è difficile per tutti, anche per chi deve portare avanti la situazione. C’è paura di prendere decisioni sbagliate. Ma devono parlare chiaro, se riprendere o no. Altrimenti così, si mette nei casini il sistema calcio. Se uno non sa decidere manda tutti in confusione. Il calcio produce e paga tasse, va trattato come una grande azienda. Magari Spadafora sente dieci persone e tutte gli dicono cose diverse. Ma lui deve saper decidere e dire si o no. Altrimenti dia le dimissioni dalla carica. In Germania hanno detto che si riprende e si allenano da venti giorni, hanno fatto un protocollo ben preciso. La sostanza è che li c’è coraggio, da noi la paura fa novanta. Si, deve riprendere. Altrimenti il calcio va in malora». Queste le parole dell’ex dirigente calcistico, Luciano Moggi, rilasciate ai microfoni di “TMW” in merito alle parole del ministro dello Sport, Spadafora, sulla ripresa della Serie A.