Intervistato dalla Gazzetta dello Sport Palumbo, centrocampista del Modena, ha parlato del suo passato con la Ternana e dell’esperienza con i canarini.
Di seguito le sue parole:
«Con la Samp abbiamo perso una partita troppo nervosa, con tanti errori tecnici: sconfitta meritata. Ma il
percorso è giusto, dobbiamo riprendere da dove avevamo lasciato, la vittoria di Catanzaro. Nonostante abbia perso a Lecco, il Parma continua a essere la favorita. È una squadra forte, sono insieme da qualche anno e si vede che adesso hanno trovato la quadra giusta. Anche se il campionato è lungo.
Ci sono sempre più allenatori giovani e propositivi, che non fanno calcoli, anche fuori casa scendono sempre in campo per vincere. Poi ci sono tanti ragazzi giovani e spregiudicati che pensano solo a vincere le partite. Così ne beneficia anche lo spettacolo».
«Nessun allenatore si priverebbe di giocatori bravi, a prescindere dalla nazionalità e dall’età. Se un giovane italiano è forte bisogna farlo giocare, altrimenti no. L’importante è che mi faccia giocare. Bianco mi chiede di fare ciò che so,mai risultati vengono perché ci mette sempre nelle migliori condizioni quando scendiamo in campo. È un ottimo allenatore. Gli piace giocare, essere propositivo, ma vuole anche pressare l’avversario, non permettergli di giocare. Un mix di bel gioco e spirito di sacrificio. È stato bravo a rubare qualcosa ad entrambi i suoi maestri. Pensiamo un passo alla volta, tanto bisogna prima passare dalla salvezza. Poi si vedrà. Sono nato a Scampia e da piccolo ci siamo trasferiti proprio a Modena un paio d’anni. Da bambino avevo fatto un
provino al Napoli che non andò bene. A 16 anni mi allenavo alla Mariano Keller, una delle migliori scuole calcio di Napoli, ma preferivo giocare con gli amici sotto al palazzo. Quando pensavo a tutto tranne che a fare il calciatore, è arrivata la Ternana e da lì è cambiata la mia vita. Un grazie va a Luca Leone, il mio direttore sportivo a Terni che ha sempre creduto in me veramente. È una delle poche persone a cui devo
tutto, dal punto di vista calcistico e umano. Tutto quello che ho passato mi ha aiutato ad arrivare fin qui. Un sogno sì invece, quello di giocare in Serie A. Spero di realizzarlo magari col Modena».