Modena, Caso: «Obiettivo playoff. Palumbo? Per noi é un giocatore fondamentale»
Giuseppe Caso, intervenuto come ospite nella trasmissione Gialli di Sera trasmessa su TRC, ha affrontato diversi temi legati alla sua carriera e all’andamento della stagione.
«Nella partita contro la Cremonese abbiamo dimostrato la nostra grande forza. Dopo il gol subito, abbiamo reagito da grande squadra e siamo andati vicino ad una grande vittoria. La palla di Vazquez a Vandeputte è stata geniale, era perfetta. Segnare 3 gol a Cremona sarebbe stato tanta roba. Nell’occasione della traversa sono uscito bene dal dribbling ma poi sono stato sfortunato. Il calcio alla borraccia dopo la sostituzione? Ero arrabbiato perché volevo fare gol. Contro il Frosinone è stata una partita un po’ così. Dopo essere rimasti in uno in meno si sono chiusi. Ho subito parecchi falli, oggi i difensori usano molto le mani e sono tutelati. Obiettivi? Non so quanti gol segnerò da qui alla fine del campionato ma l’importante è arrivare ai playoff. Se guardiamo le prestazioni, non siamo mai stati inferiori agli avversari e la maggior parte delle partite che abbiamo pareggiato meritavamo di vincerle. In classifica bisogna correre perché anche dietro vanno forte. Abbiamo lasciato giù tanti punti nei finali di partita ma tutto quello che oggi non stiamo raccogliendo sono sicuro che lo raccoglieremo entro la fine del campionato. Modena? Dopo la vittoria per 4-0 al Maradona con il Frosinone, dove avevo anche segnato, ero sicuro di poter far bene anche in Serie A e mi aspettavo di più. Mancini (ai tempi CT della Nazionale, ndr) mi chiamò per fare un stage in nazionale di due giorni e lì ho imparato tantissimo. Ma poi è andata così e quest’estate, quando ho saputo che potevo venire a Modena, ero già in ufficio pronto a firmare. Bisoli è stato un fattore, gli devo molto. Ero euforico ma i tempi erano stretti. Se ci fosse stata la penna scarica oggi non ero qui. Oggi vivo in centro. Modena è molto più bella di Frosinone, è una città confortevole e mi trovo molto bene. Sono molto legato a Cotali, mi piace molto come persona e stiamo spesso insieme. Idoli? Il mio idolo è Tevez. Giocava nel mio ruolo e quando ero piccolo mi piacevano la sua grinta e la voglia che aveva di vincere. Berardi invece è il giocatore più forte di questa Serie B. Palumbo? Per noi é un giocatore fondamentale, tantissime giocate decisive passano dai suoi piedi».