Modello City, prende forma l’altro Palermo. Definita la catena di comando del club
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo City che prende forma.
Definito il nuovo Cda del Palermo. E spiegati nel dettaglio anche una serie di passaggi che chiariscono l’impegno delle parti per i prossimi anni. Quasi tutto confermato rispetto alle previsioni, anche se nella stanza dei bottoni non comparirà Giovanni Gardini che però rivestirà un ruolo fondamentale, diventando il direttore generale del club, l’uomo di riferimento in sede per gestire ogni aspetto amministrativo ed organizzativo.
Il rinnovato organo decisorio della società sarà così formato: Dario Mirri, nominato anche presidente; Brian Marwood, l’ex attaccante dell’Arsenal che è stato a Palermo per i primi contatti e che nel gruppo figura come Managing Director of Global Football; Simon Richard Cliff, membro del Council del City Football Group; il modenese Alberto Galassi, l’avvocato già consigliere d’amministrazione del City, e infine Diego Gigliani Uriarte, il supervisore di tutte le squadre della holding, a lungo a fianco di Ferran Soriano nella giornata di lunedì e destinato, come anticipato dal nostro giornale, ad assumere la carica di amministratore delegato. Gigliani è uno degli uomini cui è stata affidata la crescita dei club europei rilevati di recente dal gruppo: già nel Girona ricopre la carica di vicepresidente del Cda e siede nel board dei francesi del Troyes.
Le clausole. Le 395 azioni del pacchetto Palermo, ciascuna del valore di 27.174,76 euro, sono state suddivise in 3 categorie, la A (il 19,75%) appartiene a Mirri, la B (0,25%) all’azionariato popolare di Amici rosanero, la C (l’80%) al City Football Group tramite la holding inglese City Football Group Limited. Mirri non potrà cedere le proprie quote prima di 5 anni senza il consenso del City Football Group, allo stesso modo la nuova proprietà dovrà aspettare 3 anni per poter trasferire le quote senza l’ok del presidente rosanero. Il CFG ha diritto a 5 nomine (tra i quali l’ad), con quindi un ulteriore soggetto che potrebbe entrare come consigliere, mentre Mirri potrà nominare un amministratore che sarà anche presidente. Cda in carica per tre esercizi, fino al 30 giugno 2025, nessun compenso previsto per i consiglieri.