Mirri: «Palermo colonia senza identità? Dipende da noi. Se la risposta della città sarà adeguata…»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” riporta una lunga intervista al presidente del Palermo Dario Mirri.
Ecco qualche estratto:
La conferma di come è cambiato il calcio. «C’è un neologismo per questa operazione: glocal. Ovvero una visione globale messa al servizio di un’esperienza locale con le proprie peculiarità. La vera sfida è applicare le competenze di un gruppo all’avanguardia a realtà molto particolari come l’Italia e Palermo, che già è anomala di suo. Il tempo dei singoli investitori è finito, ora contano organizzazione, dati tecnologici e informazioni condivise. Il sistema della Premier League, che va mischiato con la passione della nostra terra».
C’è chi teme il rischio di diventare una colonia senza identità. «Dipende da noi, io sogno di fare più abbonati del Manchester City. Ne abbiamo 11.000, dobbiamo andare avanti. Se la risposta della città sarà adeguata, la proprietà capirà che gli investimenti sul Palermo devono essere diversi rispetto ad altre realtà della loro galassia, tipo Troyes o Girona. O anche di New York, dove il calcio non è di primo livello».