Dario Mirri è intervenuto ai microfoni di “TRM” trattando vari argomenti, su tutti la cessione societaria e la promozione in B.
Ecco un estratto delle parole rilasciate dal presidente rosanero:
«Io e i tifosi per me siamo la stessa cosa, ricevere una critica dal sangue del mio sangue è doloroso. Trovo profondamente ingiuste le critiche perché ho fatto tutto nel miglior modo possibile, magari sbagliando, ma ho fatto tutto il possibile. Stadio? Se per ogni partita ci sono più di 120mila richieste per biglietti allora si, andrebbe ampliato lo stadio. Ma torniamo con i piedi per terra, se il Barbera si riempie ad ogni partita ben venga. Quando a febbraio e a marzo gli interlocutori mi chiedevano dei record negativi, farfugliavo, non sapevo come rispondere. Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma deve restare la cultura del fare. Noi facciamo i tifosi e dobbiamo riempire lo stadio, possiamo anche riempire lo stadio e ampliarlo fino a 50mila. Abbonamenti? Non sono un esperto di questo. L’idea è quella di farla partire al più presto e al buio. Sappiamo come ragionano i tifosi. Facciamo l’abbonamento e poi vediamo chi viene e chi resta. Non è che la nuova proprietà ricca vuol dire in automatico vittoria, non tutto è collegato ai soldi. Noi con la stessa squadra faticavamo fino a dicembre, ma poi grazie con il lavoro mentale di Baldini abbiamo vinto con gli stessi giocatori. Partiremo al più presto con gli abbonamenti. Ai vecchi abbonati posso dare una notizia: daremo la prelazione ai tifosi della serie D, perché l’unica campagna abbonamenti vera è stata quella, dopo con il covid ci sono state troppe restrizioni. Per la campagna abbonamenti si tornerà ai 10.500 abbonati della serie D. Però certo se non riuscissimo a raggiungere i 10mila abbonati dopo una promozione e un cambio societario dobbiamo farci qualche domanda».