Dario Mirri, presidente del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell’incontro con i rappresentanti dell’azionariato popolare, l’associazione Amici Rosanero.
Nelle parole del numero uno rosanero c’è anche spazio per il mancato acquisto dei cimeli storici, portati via dallo stadio “Barbera” (CLICCA QUI) «Siamo dispiaciuti e amareggiati. Vi elenco le motivazioni per cui non abbiamo partecipato: il museo del Palermo è fondato sulla partecipazione dei tifosi donatori. Nel caso in cui avessimo partecipato, qualcuno avrebbe mosso rimostranze per la spesa del lotto, dopo le donazioni giunte dalla tifoseria. Magari qualcuno ci criticava perché avremmo potuto spendere questi soldi per comprare dei giocatori. Ci avrebbero detto di aver comprato la Coppa del nonno».
«Coppa Italia di Serie C? Nessuno di noi l’ha mai vista in tutti questi anni, mentre ora è diventata la cosa più importante, diventando oggetto di polemiche. La vedremo al museo dello sport del CONI: non sarà invisibile grazie all’avvocato Massimo Costa. Inoltre si dice che questa coppa non sia quella originale, ma una copia. Lamentele degli ex rosa? Perché non la compravano loro, i nostri campioni? Su questa vicenda ho una convinzione mia, ma non posso dirla. Il cavallo si vede alla fine della corsa».