Milan: potrebbero arrivare nuove sanzioni dall’UEFA
Il Milan potrebbe avere delle sanzioni da parte dell’UEFA. A Nyon sono arrivate le motivazioni del Tas di Losanna che, a luglio, aveva cancellato il precedente verdetto di esclusione, considerandolo “sproporzionato”. Quindi la palla torna ai giudici Uefa: comincia ora una nuova partita non facile. Anche se, per l’Uefa, c’è almeno la garanzia di solidità finanziaria (Elliott) e di professionalità (Gazidis) che Li Yonghong non aveva mai offerto: motivo per cui i giudici avevano optato per il Milan fuori dalle coppe. I tempi del Tas sono stati lunghi, ma alla fine ecco le motivazioni. La differenza di vedute tra i giudici di Losanna e quelli di Nyon è legata soprattutto ai tempi della decisione. Ricapitolando: l’Uefa aveva giudicato il Milan di Li che non offriva nessuna garanzia, con un business plan non credibile e voci di fatturato molto, diciamo, ottimistiche. Questo al 19 giugno: il default di Li, e l’annuncio recente di un deficit superiore a quanto previsto dalla vecchia società, fanno capire a posteriori che Nyon non aveva tutti i torti. Lo stop era per evitare che il default di Li si trasformasse in un default del club. Per i rossoneri sono da escludere le soluzioni peggiori e migliori in assoluto. Il baratro sarebbe se l’Uefa trovasse una situazione così complicata da riproporre l’esclusione, ma ciò sempre improbabile. Il Tas l’ha già giudicata “sproporzionata”, difficile che Nyon vada alla sfida. D’altra parte non si vedono chance di sentenza ideale, e cioè senza alcuna sanzione: se così fosse, il Milan, con un nuovo proprietario, potrebbe addirittura chiedere un nuovo voluntary. Improbabili entrambe le opzioni. Quello che potrebbe accadere è che la camera giudicante sanzioni il Milan: una multa, una limitazione della rosa, l’esclusione di nuovi acquisti, lo stop del mercato… Dipenderà dalla valutazione delle cifre, ma una punizione comunque ci sarà. 1) Se il Milan la contesta, si ritorna al Tas, allungando di nuovo i tempi. 2) Se il Milan la accetta, tutto finito. Sanzione applicata. E poi, però, discussione con la commissione inquirente per il nuovo settlement. Perché una cosa è la sanzione per i “peccati” del passato e un’altra lo sbilancio da ridurre.