Milan era vicino al fallimento? Yonghong Li indagato per false comunicazioni
L’ex presidente del Milan, Yonghong Li, è indagato dalla Procura di Milano per false comunicazioni in quanto avrebbe nascosto la sua reale situazione finanziaria ai tempi in cui era azionista del club e stava cercando di rilevarlo.
Lo riferisce l’agenzia ANSA secondo cui ci sarebbe stato un primo contatto tra la i magistrati milanesi e l’autorità giudiziaria cinese e di Macao, nell’ambito dell’indagine con al centro l’acquisto del Milan da parte dell’uomo d’affari cinese.
Yonghong Li indagato – La rogatoria dei pm milanesi
In questi giorni la Cina e la sua regione autonoma hanno inviato al pm Paolo Storari, titolare del fascicolo assieme al Procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, una richiesta di chiarimenti in merito alle istanze istruttorie avanzate con la rogatoria avviata mesi fa per far luce sui flussi finanziari di Lì.
L’inchiesta era nata in seguito al rapporto depositato oltre un anno fa fa dalla Gdf che conteneva tre ‘sos’, ossia «segnalazioni di operazioni sospette».
Yonghong Li indagato – L’inchiesta della Procura di Milano
Da qui l’avvio degli accertamenti e l’ipotesi di falso in bilancio nei confronti dell’imprenditore cinese: nel febbraio dell’anno scorso, secondo gli accertamenti, aveva assicurato con un comunicato ufficiale che la situazione relativa alle sua «risorse personali» era «completamente sana» nonostante la Jie Ande, holding indicata tra i suoi principali asset per rilevare da Fininvest il club calcistico, ora del fondo Elliott, un mese prima fosse stata dichiarata fallita dal Tribunale del popolo di Shenzhen.
Di fronte a questa situazione inquirenti e investigatori, tramite le rogatorie inviate alle autorità cinesi, vogliono far luce sulla provenienza dei soldi sborsati per l’acquisto della squadra rossonera. Nel mirino ci sarebbero, tra l’altro, alcuni conti anche in banche a Hong Kong.
(CalcioeFinanza.it)