Giorni infuocati per il Milan. La società aspetta una risposta dalla Uefa sul Voluntary agreement, il New York Times attacca il presidente Lee e il Movimento 5 stelle chiede un interrogazione parlamentare per far chiarezza sulla cessione del club. Ma non finisce tutto qui. Il club, scrive “Calciomercato.com”, potrebbe cambiare ancora padrone. Infatti, entro Natale, il debito di 303 milioni nei confronti del fondo Elliott verrà rifinanziato. A questa operazione sta lavorando l’advisor Bgb Weston, società finanziaria che si è già mossa per sostenere altri club e che vanta tra i suoi uomini di punta l’ex amministratore delegato juventino Antonio Giraudo. L’intervento di quest’ultimo nell’operazione Milan viene smentita, ma potrebbe non essere così. Bgb Weston ha individuato il gruppo che rifinanzierà il debito del Milan, diluendolo nel tempo: si tratta di Highbridge. La scadenza del nuovo impegno dovrebbe essere di quattro anni, forse anche cinque. Una soluzione che permetterebbe al club rossonero di respirare, allontanando l’incubo di dover far fronte all’impegno con Elliott entro ottobre 2018. In ambienti finanziari vicini al Milan si ha la sensazione che le nubi addensate sulla società dall’estero siano state alimentate anche per tenere lontani i soggetti che potrebbero essere interessati a investire capitali nel club. Tutto a vantaggio di Elliott che a ottobre, nel caso in cui Yonghong Li non facesse fronte agli impegni presi, diventerebbe di fatto proprietario del club. Il finanziatore Highbridge, scrive sempre “Calciomercato.com”, si muoverà per trovare un nuovo acquirente visto che sembra evidente che Yonghong Li non ha le potenzialità per sostenere un club così importante nel mondo e ci sarebbe già un soggetto di primissimo piano a livello internazionale interessato a rilevare il Milan entro la fine della stagione. E avrebbe pronto anche un progetto per costruire un nuovo stadio, abbandonando San Siro.