Dei 53 migranti fuggiti ieri pomeriggio dall’hotspot di Pozzallo, tutti negativi al Covid-19, solo in 5 sono stati rintracciati e riportati nella struttura d’accoglienza dalle forze dell’ordine. Restano dunque 48 i fuggitivi che si sono dispersi tra la spiaggia di Maganuco e la zona industriale Modica-Pozzallo. Come riportato da “BlogSicilia.it”, non è certo la prima fuga di migranti dalle strutture che li ospitano: lo scorso 2 agosto, 28 migranti si sono allontanati nel cuore della notte dall’ex azienda agricola ‘Don Pietro’, dove in 118 erano stati trasferiti da Pozzallo dopo essere arrivati con la nave ‘Denaro’ della Guardia di Finanza che li aveva presi a Porto Empedocle. Le forze dell’ordine hanno provato ai impedire che i migranti lasciassero la struttura e durante la fuga un carabiniere era rimasto ferito. Il 27 luglio scorso invece, erano fuggiti un centinaio di migranti ospiti del Cara di Pian del Lago a Caltanissetta. Il presidente Musumeci era ovviamente intervenuto a riguardo chiedendo aiuto al governo regionale: «Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’è troppa improvvisazione e superficialità».