Michael Schumacher: amico scatta foto shock sul letto e prova a rivenderle per un milione di euro
Un amico di Michael Schumacher ha scattato di nascosto una foto del campione, disteso sulle letto, che poi ha provato a rivendere ai giornali europei per un milione di euro. Uno scoop, però, rifiutato da tutte le testate internazionali. La vicenda risale al 2016, tre anni dopo il terribile incidente sugli sci accorso all’ex campione di Formula 1 sulle Alpi francesi.
La foto è stata scattata nella villa svizzera di Gland dove all’epoca viveva la famiglia Schumacher (ora sono alle Baleari): a scattarla è stato un amico del campione dal momento che solo pochissime persone in questi anni hanno avuto la possibilità di fare visita al campione. Secondo la procura di Offenburg, che ha aperto un’indagine in seguito a un denuncia presentata dalla moglie di Schumacher, Corinna, si tratta di “una persona sconosciuta, presumibilmente all’epoca caro amico del pilota”. L’autore delle foto, la cui identità è sconosciuta, avrebbe scattato delle istantanee del sette volte campione del mondo di Formula 1 disteso sul letto e per poi provare a vendere gli scatti ai giornali per una cifra vicino al milione di euro.
L’uomo, che ha commesso una “violazione della sua vita personale e della privacy” di Michael Schumacher, non è fortunatamente riuscito nel suo intento. Ma come sta Michael Schumacher? Sulle condizioni di salute dell’ex pilota di Formula 1 regna il massimo riserbo. Alla villa svizzera, prima, e a quella di Maiorca ora, hanno accesso solamente pochissime persone, ovvero i familiari più stretti, alcuni collaboratori e qualche amico intimo come l’ex dt della Ferrari Jean Todt. “Michael Schumacher c’è, ma è diverso” ha dichiarato la moglie Corinna in una delle rare volte in cui ha parlato delle condizioni del marito. L’ex campione di Formula 1, secondo quanto raccontato dal figlio Mick, non parla, ma comunica con gli occhi e non sempre riconosce le persone che gli stanno accanto. Jean Todt, invece, in un’occasione raccontò che l’ex pilota guardava la televisione e seguiva ancora le gare di Formula 1.