Capitano e numero 10 del Palermo per sei stagioni consecutive, dal 2007 al 2013, il Romario del Salento è stato sempre idolatrato dalla curva sin dal momento del suo arrivo. E lui ha sempre ripagato i tifosi con prestazioni degne di nota e tante gioie regalate al pubblico palermitano. Diventando il miglior marcatore di tutti i tempi con la maglia rosanero. Fino al termine della sua avventura in Sicilia, avvenuta sicuramente nel peggiore dei modi. Prima lo scandalo delle molteplici schede sim in suo possesso, poi i presunti rapporti con un boss e le intercettazioni con quest’ultimo in cui si rendeva protagonista di ingiurie nei confronti del compianto giudice Giovanni Falcone. Offese dopo le quali sono arrivate lacrime pubbliche e una lettera aperta indirizzata, idealmente, allo stesso magistrato. Un’esperienza, quella di Palermo, che sicuramente avrebbe meritato un finale diverso. Senza dubbio migliore. Ha compiuto 40 anni nei giorni scorsi e l’ex numero 10 rosanero si racconta in un’intervista, pubblicata nel suo profilo ufficiale di instagram, tra i bilanci della sua vita personale e i ricordi legati alla sua carriera calcistica. Ecco di seguito alcune sue dichiarazioni: «I tre gol più belli? Il gol più bello in assoluto l’ho segnato in occasione di Palermo-Chievo, da 45 metri al volo feci un goal pazzesco, solo un pazzo poteva fare una cosa simile e io all’epoca lo ero. Anche il centesimo gol segnato con la maglia del Palermo in occasione del derby contro il Catania lo metterei sul podio, il primo gol segnato con la maglia della Nazionale su calcio d’angolo, oppure quello in Champions con il Liverpool e anche il gol segnato con la maglia del Lecce in occasione della partita contro il Prato».
Ecco di seguito il video