«A Ustica mi chiamavano a masculotta, ci voleva tanta tenacia per non farsi frenare. Ho combattuto anche in famiglia per cercare di affermare questo bisogno, mi nascondevo quando andavo a giocare a calcio».
Antonella Licciardi, allenatore del Palermo Woman, inizia a giocare a 15 anni a livello agonistico e la sua carriera da calciatrice finisce a soli 29 anni, quando inizia a dedicarsi alla panchina. È dunque una veterana nel mondo del calcio.
«A livello mondiale è uno sport che è esploso, è uno sport a misura di donna, non è prerogativa degli uomini. Anche in Europa il calcio femminile è esploso, grazie anche all’investimento della UEFA a livello europeo e della FIFA a livello mondiale» – dice Antonella ai microfoni di “Balarm.it”.
Quest’anno, per il suo Palermo Woman, la vittoria del campionato:
«Questo primo posto è un grande risultato per tutto. Le prestazioni delle atlete sono state di altissimo livello. È una combinazione di umore, impegno, costanza, maturità. L’età media della squadra è di vent’anni. I genitori stavano fuori dal campo dalle 19 alle 21, ad aspettare che finissero gli allenamenti. Questa vittoria è il risultato di tanti sacrifici da parte di tutti».