“Mi aveva comprato l’Inter e avevo 10 case”: poi il tunnel della droga e donne a mai finire | Oggi lavora in un panificio per campare

Inceppato nel tunnel della droga

Il racconto dell'ex Inter - ILovePalermoCalcio.com (Foto LaPresse)

Poteva essere un punto di riferimento dell’Inter, poi incappò nel tunnel della droga: oggi fa il panettiere per campare

La grande occasione della vita, nella sua carriera calcistica, l’aveva avuta nella stagione 2000-2001 quando l’Inter decise di acquistarlo. A 26 anni. Una stagione che i sostenitori nerazzurri non ricordano con particolare affetto per gli scarsi risultati ottenuti.

Sin da giovane, però, di lui si parlava un gran bene. In molti, infatti, lo etichettavano addirittura come possibile futuro difensore della Nazionale. Per la precisione terzino sinistro. Peccato, però, che non vestì mai la maglia azzurra.

A prescindere da questo, però, sembrava che stesse toccando il cielo con un dito. Peccato per lui, però, che fu solamente l’inizio di un incubo. Un vero e proprio inferno. Tanto da finire in un tunnel, senza uscita, della cocaina.

Una carriera calcistica che, con il passare del tempo, andava sempre più in salita. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha fatto vari lavori: dal muratore ad Amatrice fino ad arrivare ad essere impiegato in una panetteria.

Stava toccando il cielo con un dito, poi la droga rovinò i suoi sogni di calciatore

Con l’Inter, in campionato, aveva accumulato solamente 7 presenze. Un anno a Milano per Fabio Macellari che, la stagione seguente, venne ceduto a titolo definitivo al Bologna. Successivamente fece ritorno a Cagliari. Proprio in Sardegna esplose, calcisticamente parlando. Con la città sarda ha stretto un bel rapporto che continua a distanza di anni dall’ultima volta in cui ha militato come calciatore. Nel corso del podcast, condotto da Luca Casadei, ha raccontato tutti i suoi sogni che sono sfumati in un niente. Uno, però, si è realizzato: giocare con la maglia dell’Inter. Un sogno che aveva sin da bambino. Voluto fortemente da Lippi, terminò ad essere diventato riserva per via di Tardelli.

A Bologna arriva un infortunio che lo condiziona pesantemente. Non è finita qui visto che Macellari incontra la droga. Di salvare la sua carriera calcistica non ci fu traccia. Rivela di essere diventato prigioniero della cocaina. Oltre alla polvere bianca anche il sesso aveva devastato la sua vita. Insomma, viveva in un mondo tutto suo. La luce, in fondo al tunnel, non riusciva a vederla nemmeno con il binocolo. Con il passare del tempo la situazione peggiorava sempre di più. A Bologna, sotto effetto di droga, lo sottoposero a controlli ed analisi. Risultato? Rescissione del contratto e addio sogni di gloria.

Dall'Inter alla cocaina
Il racconto di Fabio Macellari – ILovePalermoCalcio.com (Screenshot video YouTube)

Dall’Inter alla cocaina: “Avevo 10 appartamenti, poi…”

Purtroppo, però, anche a Cagliari il rapporto con la droga era continuo. Tanto da diventare di dominio pubblico. Il rapporto con la sua ex moglie Claudia peggiorava giorno dopo giorno. Fino a quando i due non si separarono. Con il calcio si è tolto un bel pò di soddisfazioni, oltre ad aver guadagnato molti soldi. Soldi che ha investito subito: “Avevo 10 appartamenti. All’Inter guadagnavo un miliardo e 300 milioni“.

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha tirato avanti svolgendo lavori manuali. Prima come operaio in una azienda edilizia di Amatrice, ovvero la città colpita dal terremoto anni fa. Poi come panettiere e cameriere in Sardegna. Successivamente decise di lavorare nei boschi per tagliare la legna. Anche se la sua mente, a distanza di anni, non può non andare a quel passato turbolento. Tornasse indietro, ovviamente, non rifarebbe certe scelte sbagliate