Messina-Palermo, il derby in esilio. Sullo: «Sfidiamo un club che punta alla B». Filippi: «Dobbiamo essere pronti, motivati e concreti»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul derby siciliano in programma oggi in serie C analizzando le parole dei due tecnici.

Qui Messina

Un incrocio che mancava da 14 anni, quando Riganò liquidò il Palermo con una doppietta. Una sfida che arriva forse troppo presto: lo pensano in tanti, nell’ambiente giallorosso. E non solo per il simbolismo addizionale che si portano dietro sfide come quella di oggi, alla quale il Messina si presenta con sole due partite giocate e nessun test precampionato. Un derby Messina-Palermo che si gioca al “Razza” di Vibo, verosimilmente davanti a qualche centinaio di spettatori, non è un derby: questo è uno dei pensieri chiave di Sasà Sullo alla vigilia: «Il vero derby sarà quello di ritorno, davanti al pubblico. Però dico una cosa: io sono fatalista, e alle cose che non dipendono da me non ci bado troppo. Avrei tanto da dire sul significato della sfida Messina-Palermo, ma oggi, purtroppo, nessuno tra i calciatori protagonisti sa davvero cosa vuol dire questa partita. Domenica probabilmente se ne saranno già dimenticati. Il derby è della gente».

Qui Palermo

Il derby che ritorna dopo 14 anni tra i professionisti e già alla seconda giornata. Motivazioni altissime anche se si gioca a Vibo Valentia e non a Messina. C’è in ballo il campanilismo, ma anche una classifica da rinsaldare per le posizioni di testa. Filippi è carico, come il suo Palermo che ha ingranato bene in campionato con la vittoria sul Latina. Il tecnico esce fuori dai luoghi comuni che vorrebbero queste sfide si preparano da sole. «È una partita che ha bisogno della sua preparazione, anzi, anche più di altre partite, sotto l’aspetto mentale. Abbiamo lavorato su questo punto di vista, i ragazzi sono pronti e sono convinto che la squadra farà un’ottima prestazione – spiega l’allenatore – Il derby alla seconda? Arriva al momento giusto, queste sono partite che ti fanno subito alzare le antenne, facendoti entrare nel clima campionato. Dobbiamo essere più pronti del Messina per cercare di trovare le giuste motivazioni e la giusta concretezza. Abbiamo lavorato per tempo per questo motivo, con la società abbiamo programmato un ritiro anticipato per arrivare ai nastri di partenza con una buona condizione e con una squadra al completo».

 

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Redazione Ilovepalermocalcio