Mertens: «Vi spiego perché mi chiamano Ciro. Napoli posto speciale. Vincere qui…»
L’attaccante del Napoli Dries Mertens, intervistato da “La Repubblica”, ha spiegato il motivo per la quale viene chiamato Ciro e ha poi parlato della lotta scudetto. Queste le sue dichiarazioni: «Il gestore del bowling per non farmi riconoscere scriveva sul display Ciro Martinez. Da quando è stato scoperto sono Ciro Mertens. Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo quattro anni. Ricordo che sono scappato a giocare con i bambini più grandi dopo un allenamento di mio fratello, un allenatore se ne accorse e disse a mio padre di riportarmi il giorno dopo. Il gioco di Sarri mi piace tantissimo anche perché sembra fatto su misura per me. Mi trovo benissimo con Lorenzo Insigne, con cui non devo più lottare per un posto. Parliamo lo stesso linguaggio tecnico e siamo migliorati insieme. Spero tanto che l’Italia si qualifichi per il Mondiale. Per lui e magari anche per Jorginho. Scudetto? Metterei la firma per giocare male ma vincerlo, ma se siamo in alto è merito del nostro gioco. Dobbiamo divertici e divertire i nostri tifosi. Ho tanti obiettivi da raggiungere con il Napoli, sogni da realizzare. Quest’anno siamo partiti per provare a vincere lo scudetto, anche se le avversarie sono tante. La Juventus resta sempre la favorita: per la mentalità e la qualità del suo organico. A quella mentalità ci siamo avvicinati, con il nostro gioco dobbiamo ora dobbiamo provare a limare la differenza complessiva di talento che c’è tra noi e i bianconeri. Adesso abbiamo tre partite importanti in sette giorni, ma in realtà gli scudetti si vincono anche battendo Verona e Benevento. Vincere qui sarebbe tutta un’altra cosa, perché Napoli è speciale».