Meluso: «Mercato a giugno? Ma accorciamo le altre finestre»
La FIGC ha ufficializzato l’introduzione di una finestra di mercato aggiuntiva dal 1° al 10 giugno 2025, una decisione che mira a rispondere alle esigenze dei club coinvolti nel Mondiale per Club. Mauro Meluso, ex dirigente di Napoli e Spezia, ha commentato la novità in un’intervista esclusiva a TuttoMercatoWeb, esprimendo opinioni sul tema della durata delle sessioni di mercato.
Meluso si è detto contrario a un mercato prolungato: «Io sono per il mercato corto, ma deve essere concertato con le altre Federazioni, almeno quelle d’Europa. Non mi piace un mercato così lungo, anche a gennaio. Questa è un’apertura per le squadre che devono partecipare al Mondiale per Club e quindi avevano bisogno di una finestra ulteriore. Io rimango della mia idea: bisogna portare un’iniziativa in seno alla UEFA per accorciare le date in ambito europeo».
Il dirigente ha sottolineato l’importanza di uniformare le finestre di mercato a livello continentale per evitare disparità tra i campionati.
Paragonando la nuova finestra di mercato alla gestione delle proroghe durante la pandemia, Meluso ha evidenziato il rischio di dispersione di energie: «Si torna un po’ come quando c’era il Covid e la proroga in avanti per alcune situazioni borderline. Il concetto di base è che un mercato così lungo, però, e non guardo alle motivazioni che danno gli allenatori, ma solo perché si sprecano meno energie chiudendo prima tutto».
Secondo il dirigente, sessioni più corte aiuterebbero i club a concentrarsi meglio su decisioni strategiche, senza la distrazione di trattative prolungate.
Meluso ha avanzato una proposta chiara: «Io vorrei un mese, dal 1° al 30 di luglio. In un mese si fa tutto e di più. Anche perché, parliamoci chiaro, il mercato comincia prima, già a marzo. Per l’estate basta un mese, per l’inverno quindici-venti giorni. Non c’è una logica dietro, altrimenti lo capirei».