Meluso: «Dionisi? Una cosa è allenare il Sassuolo un’altra il Palermo»
Intervistato da “B-Talk – Il Salotto Cadetto” Mauro Meluso, ex DS di Napoli, Spezia, Lecce e Cosenza ha toccato vari temi che riguardano la B parlando anche del Palermo e di Dionisi.
Direttore, lei ha lavorato con la famiglia De Laurentiis: cosa ne pensa della loro gestione. È stato contattato in estate per diventare DS? «Devo subito dire che il Bari ha un grande Presidente: Luigi De Laurentiis è una persona capace e in gamba e lo dico in modo convinto. Ha grande valore umano e professionale e anche Ciro Polito me lo ha confermato. È un Presidente intelligente che lascia fare. Sono uscite indiscrezioni che mi davano a Bari ma non sono vere. Qualche anno fa quando ero a La Spezia mi chiamò Luigi De Laurentiis per dirmi se avessi voluto andare a Bari ma ero allo Spezia con altri due anni di contratto in A pensavo di restare lì ma poi le strade si sono divise. Declinai a malincuore l’invito perché so che LDL è molto in gamba. Auguro a lui, Magalini e allo staff di tornare in Serie A. Sono stato a Lecce 4 anni con cui Bari ha grande rivalità ma riconosco la passione spropositata e meravigliosa del Bari».
« Cesena-Catanzaro? Se penso alla partita vista, lo dico con sincerità, mi aspetto un campionato tranquillo senza grandi acuti per entrambe perché né l’una né l’altra mi hanno impressionato. I giudizi nelle prime 4/5 partite di campionato sono sempre limitati e marginali perché le squadre hanno bisogno di tempo per assestarsi. Il Cesena ha cambiato categoria e ha bisogno di tempo per darsi un’identità ben chiara. Il Catanzaro ha cambiato molto e ha bisogno di tempo. Credo che, mi sbilancio, non pensano possano pensare in grande perché ci sono squadre più attrezzate»,
Come valuta il mercato del Palermo? Quale crede sia l’obiettivo dei rosanero. È stato contattato? «Mi hanno contattato tutti (ride, ndr). Scherzi a parte, se mi avessero contattato, non ne parlerei perché sarebbe scorretto. Ho avuti contatti in B ma non ho accettato. Il Palermo non è partito benissimo: ha cambiato DS e ha cambiato allenatore, un allenatore che io stimo tanto come Dionisi. Quando allenava l’Imolese ed io ero a Lecce lo seguimmo per una settimana. Lui sa bene che mi piace tantissimo. Mi auguro che riesca a superare le problematiche che una grande piazza può avere: un conto è allenare il Sassuolo e uno il Palermo. Non lo dico per sminuire le realtà ma il Palermo è una realtà tra le prime 5/6 in Italia. Le tensioni che ci sono a Palermo ci sono in poche altre parti d’Italia. Il calcio è uguale a tutte le latitudini e come diceva un grande maestro che ho avuto come Zeman la porta è lì e bisogna attaccare. Il Palermo ha alle spalle un grande gruppo e penso sia una delle favorite».