Mazzamauro: «Sono deluso, nel testa a testa con il Palermo non so come sarebbe finita»

«Sono deluso, non posso nasconderlo, ritenevo che la graduatoria di merito avesse una funzione ben definita, non è stato così. Il Savoia nel testa a testa con il Palermo ha dimostrato sul campo di meritare la categoria superiore e se i campionati non fossero stati interrotti non so come sarebbe andata a finire, di certo noi ce la saremmo giocata fino all’ultima giornata per il primo posto».

C’è amarezza nelle parole del presidente del Savoia, Mazzamauro, che ha parlato ai microfoni di “Solosavoia.it”.

«Ma ciò che più mi duole è che non si è tenuto conto in ambito federale dell’emergenza Covid-19 e si sono confermati gli stessi criteri degli anni precedenti, ovvero la mancata concessione della deroga sulle infrastrutture e la conferma in toto del fondo perduto. In questo modo non soltanto la società che rappresento ma tante altre sono e si troveranno in oggettive difficoltà e questo mi dispiace perché siamo noi imprenditori che ci mettiamo i soldi a dare linfa al calcio italiano, avrei voluto vedere maggiore sensibilità. Noi eravamo pronti per il ripescaggio, già eravamo affidati per la fidejussione, purtroppo non possiamo fare domanda a causa delle mancate certificazioni del Giraud, dal manto erboso, all’impianto idrico e di illuminazione, al sistema di videosorveglianza, alle attestazioni sulla agibilità dei vigili del fuoco. Ci sono stati 3 mesi per operare ma purtroppo non ho visto nulla di concreto. Il sindaco si è impegnato ma probabilmente non si è trovato nelle condizioni per poter ottemperare a quanto promesso. Per quanto mi è dato sapere non c’è ancora un bando di una assegnazione, pur minima di lavori. Adesso il sindaco mi ha promesso che ricorrerà al Credito Sportivo e che lo stadio sarà pronto entro aprile/maggio del 2021, questa però dovrà essere la data ultima oltre la quale non si potrà andare».