L’edizione odierna de “Il Mattino” analizza il momento del Cittadella in vista dell’ultima gara contro il Palermo. Nelle ultime gare, la squadra veneta ha ritrovato la stabilità difensiva. Lo ammette anche il centrale Adorni: «Ci siamo ritrovati. Anche se va detto che diverse delle reti subite nelle partite precedenti sono arrivate su palla inattiva. Lo sottolineo perché significa che non erano colpa del lavoro sbagliato della linea difensiva, ma dipendevano da disattenzioni individuali. Ecco, siamo stati bravi a ritrovare la giusta tensione, a riprova che tutto dipende da noi, e che se facciamo bene le cose di cui siamo capaci per gli altri diventa tutto più difficile. A me, in ogni caso, cambia poco se so che davanti ho Pazzini, Di Carmine, Donnarumma o qualcuno di meno noto. La differenza non l’hanno fatta i nomi degli avversari, ma la voglia di rifarsi dopo un mese senza vittorie e dopo una gara d’andata che aveva lasciato il segno, perché non meritavamo il 4-0 del Bentegodi. Le motivazioni a dare qualcosa di più sono arrivate da lì. Nella ripresa abbiamo cominciato a sentire la fatica per la terza partita in una settimana, per cui abbiamo pensato che la cosa più intelligente da fare fosse tenere palla e cercare di fare uscire il Verona dalla sua metà campo. Un’idea sensata, perché due o tre occasioni le abbiamo create, anche se non siamo riusciti a sfruttarle. Ma c’è solo da essere contenti di quello che abbiamo fatto, anche se il quarto gol non è arrivato. A Palermo dobbiamo pensare a vincere e basta, consapevoli che davanti troveremo un’altra squadra costruita per puntare alla promozione diretta, proprio come il Verona. Il Palermo può ancora crederci, perché è in corsa per il secondo posto, quindi non regalerà nulla. Sarà importante sbloccare la gara: chi segna per primo in queste partite ha dalla sua un vantaggio che va oltre il gol. Rispetto al girone d’andata l’impressione è che tutte le squadre avvertano il peso del risultato e che i giocatori siano meno liberi di testa. Un motivo in più per riversare in campo la determinazione e la concretezza viste sabato contro il Verona». Sulla possibile penalizzazione della società rosanero, che rischia anche l’esclusione dal campionato per irregolarità di gestione, Adorni invece spiega: «Ho letto quanto è stato scritto, ma più di tanto non ho seguito la vicenda e in spogliatoio non ne parliamo. E non lo facciamo proprio perché la testa deve essere rivolta solo al campo».