Matteo Brunori: «Da Manchester torna un Palermo più forte»
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle parole di Matteo Brunori a fine ritiro.
Dentro lo spogliatoi del Manchester City si è seduto nel posto normalmente occupato da Erling Haaland. Nel viaggio verso l’Inghilterra, negli allenamenti, da capitano, si è preso carico di un gruppo che nell’Etihad Campus ha lavorato cinque giorni per trovare la propria identità e la coesione anche fuori dal campo. «Abbiamo sfruttato ogni singola opportunità che il City Group ci ha messo a disposizione — dice tracciando un bilancio del ritiro Matteo Brunori — Per tutti è stato un sogno, ma adesso torniamo a Palermo, nella nostra città, per mettere in pratica questi giorni di duro lavoro».
I cinque giorni a Manchester sono volati: cosa vi portate a Palermo? «Sicuramente questa è stata una bellissima esperienza, perché per ogni calciatore arrivare qui, allenarsi e giocare in questi campi rappresenta tutti i sogni di un ragazzino che inizia a giocare a pallone. Ci portiamo dietro la consapevolezza che tornando a Palermo saremo più forti per raggiungere insieme gli obiettivi».
Il suo campionato è iniziato com’è finito in serie C, con gol pesanti e prestazioni da trascinatore della squadra. Cosa si porta Brunori personalmente? «Esco rafforzato, sono felice, mi sento bene e voglio dare il mio contributo. È normale che ci saranno momenti difficili, ma noi sapremo superarli. Il test contro il Nottingham Forest è stato tutto quello che serviva per chiudere una settimana di doppi allenamenti e grande intensità e penso che in campo ci siano state buone risposte».
Il vostro spogliatoio, il gruppo, si può dire che sia nato in queste giornate di Manchester? «Ci sono stati molti passi avanti per la costruzione del gruppo. Giorno dopo giorno impariamo a conoscerci. Qui siamo stati ogni giorno insieme e questo ti aiuta a conoscerti anche sul campo, anche con una cena tutti insieme. Corini non ci ha detto solo di lavorare duramente e analizzare anche alcuni errori commessi finora in campionato. Ma ci ha chiesto anche di sfruttare questa occasione per unirci, per imparare a conoscerci a fondo fuori».