Mascherine per gli italiani: produzione nel carcere di Bollate dove “lavorano” Stasi, Parolisi e Bossetti

Come si legge su “TgCom24” un “vero polo industriale” che a regime arriverà a produrre 800mila mascherine al giorno e a lavorare su otto “macchinari tecnologicamente avanzati” saranno 320 detenuti delle carceri di Bollate, Rebibbia e Salerno. E’ il progetto “.ricuciamo”, nato da una partnership fra il Commissario straordinario per l’emergenza Covid e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia. E nel carcere di massima sicurezza di Bollate sono diversi i detenuti eccellenti che potrebbero anche partecipare all’iniziativa. Detenuti come Alberto Stasi, Salvatore Parolisi, Massimo Bossetti o Rosa Bazzi.