Mascherine e dispositivi farlocchi: dall’inizio dell’epidemia sequestrato mezzo milione di prodotti in Sicilia

Le mascherine con i requisiti di legge (S) e quelle ferme in Dogana per la mancanza degli stessi o per anomalie di procedimento, Ciampino (Roma), 19 maggio 2020. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Con le 75mila mascherine sequestrate oggi a cinque aziende di Palermo e Bagheria dalla guardia di finanza, supera il mezzo milione il totale dei dispositivi di protezione individuale sequestrati dall’inizio dell’emergenza Covid-19 in Sicilia. Guardia di finanza e carabinieri del Nas soprattutto, ma anche polizia e polizie municipali di tutta la regione hanno sequestrato mascherine, gel igienizzanti, integratori spacciati per farmaci anti Covid-19, tutti non a norma o senza alcuna etichetta. Solo a Palermo e provincia i presidi sequestrati sono stati 190mila, mentre ad altri 250mila sono stati messi i sigilli a Catania e Messina. Stando a quanto riferito da “Repubblica.it”, mascherine e gel igienizzanti sono stati i prodotti maggiormente falsificati, ma non sono mancate le salviette igienizzanti, i falsi gli spray profumati ad azione antibatterica. Senza contare gli integratori alle erbe orientali spacciati per farmaci anti covid-19. Per gli investigatori il fenomeno va diviso in due categorie: da una parte i commercianti che pur di vendere i dpi, hanno accettato di acquistare all’ingrosso partite di presidi senza marchio Ce o addirittura confezionati da privati senza alcun rispetto delle prescrizioni. Infine nel mezzo milione di prodotti sequestrati da inizio marzo ci sono anche integratori alimentari spacciati per farmaci in grado di sconfiggere il virus Covid-19. Soprattutto nei negozi gestiti da cittadini di origine cinese normali tisane alle erbe venivano proposte come efficaci rimedi al Croronavirus. Sequestri di questo tipo di prodotti sono stati eseguiti nel mese di marzo sia nel trapanese che nell’agrigentino.