Alla vigilia della sfida tra Cremonese e Salernitana è intervenuto il tecnico dei granata Martusciello per presentare il match:
«Attacco? Non credo che ci sia un problema nel reparto offensivo, mi preoccuperei di più se le occasioni non venissero create. In questo momento dobbiamo essere bravi a portare l’episodio dalla nostra parte. Mi spiace per gli attaccanti, meriterebbero di più per quanto danno durante la settimana e nelle partite. Per il resto dobbiamo essere bravi a ripartire, sono piuttosto sereno perchè vedo una reazione positiva alla sconfitta contro lo Spezia.
Amatucci? Lorenzo è tornato con noi, l’ho visto molto concentrato e ho già avuto modo di dirvi che professionista serio sia. Sappiamo tutti quanto abbia sofferto in queste settimane, ha vissuto tutto con dignità lavorando con la morte nel cuore e con grande concentrazione. La madre era orgogliosa del suo percorso ed è per lei che ha trovato la forza necessaria per ripartire. Noi siamo al suo fianco, lo abbiamo abbracciato tutti ed è stato un momento importante.
Come sta Adelaide? Sta proseguendo il suo programma di recupero, ma non so dirvi quando sarà a disposizione. Di certo non è ancora pronto.
Domani? E’ una vigilia diversa perché si gioca contro una squadra che ha appena cambiato allenatore e che dunque potrebbe proporre cose diverse. Dovremo essere bravi noi a limitare le forze dei nostri avversari e a farci trovare pronti, consapevoli che loro sono tra le squadre con ambizione maggiore.Come ho detto prima, il gruppo ha risposto bene dopo la sconfitta con lo Spezia perchè abbiamo saputo analizzarla corretta. Pesa l’assenza di Sepe, ma c’è fiducia in Fiorillo. Su chi sarà l’attaccante devo fare ancora delle valutazioni, ovviamente c’è bisogno di tutti perchè martedì giochiamo di nuovo.
Busso? Lavoro con questo gruppo da qualche mese e so che ci sono delle qualità. Le sconfitte fanno parte del gioco e rientrano nel percorso di crescita, ma l’atteggiamento non deve mai mancare. Ci sono dei difetti da correggere, ma sono fiducioso. Il presidente ha detto delle cose corrette, ma io mi devo concentrare sul campo per trasmettere ai calciatori il maggior numero possibile di conoscenze. Il calcio non è una scienza esatta, ci sono difficoltà che non sono sempre legate al rapporto lavoro-risultato. Ogni gara ha l’imprevisto dietro l’angolo. Tongya gioca? Le sue caratteristiche le ha mostrate a tutti e sappiamo che è un giocatore importante, tuttavia reduce da 24 giorni di inattività. Vedremo se scenderà in campo dal primo minuto o in corso d’opera. Il discorso vale per lui ma per tutti i calciatori del reparto offensivo: gli esterni sanno cosa devono fare e sono convinto che, a volte, basti davvero un episodio per sbloccarsi».