Marino: «A Bari vedo clima positivo. Foto con Mignani post-esonero? Incontro casuale»
L’ex allenatore di Bari e Frosinone Pasquale Marino è stato intervistato da PianetaBari alla vigilia della sfida che vedrà le due compagini affrontarsi.
«Che partita si aspetta? Ci si aspettava qualcosa in più dal Frosinone rispetto ai biancorossi, ma retrocedere dalla A alla B non è mai facile. Credo che sia successo qualcosa di simile a quanto accaduto al Bari dopo la finale dei playoff, in questi contesti l’ambiente ha difficoltà a ripartire. I galletti vengono da una partita vinta contro una squadra complicata da affrontare come il Mantova, disputata con uno spirito giusto e aggressivo. A differenza dello scorso anno c’è un clima positivo intorno alla squadra e di questo sono contento. Anche se la tifoseria contesta la proprietà è vicina ai calciatori, nonostante l’avvio non semplicissimo, questo aiuta a lavorare bene.
Gara contro il Mantova? Mi è piaciuta l’aggressività. Il Bari affrontava una squadra che palleggiava molto dal basso ed è riuscito ad essere aggressivo, senza permettere al Mantova di fare quello che è nelle sue corde.
Lo scorso anno? Lo abbiamo utilizzato quando le condizioni ce lo hanno permesso. Nelle prime gare le cose sono andate anche molto bene, con otto punti in quattro partite. Poi sono stato costretto a cambiare. Giocare con due punte mi aiutava, in particolar modo avendo Nasti al fianco di Diaw. In quel periodo abbiamo proposto belle cose, con vittorie importanti contro Brescia e Ascoli. Poi c’è stata la grande sfortuna dell’infortunio di Diaw (che poi non abbiamo visto per tutto l’anno). Questo mi ha tolto gli effettivi e la possibilità di avere due attaccanti vicini.
La coppia d’attacco con Falletti e Lasagna? Sembra funzionare, ma quei calciatori nel reparto offensivo permettono di usare parecchi moduli. Le alternative ci sono. Ciò che conta, più che lo schema di gioco, è l’atteggiamento della squadra. Con una sistemazione del genere, ad esempio, è importante che gli esterni siano molto aggressivi, come si è visto contro il Mantova. Anche Dorval e Ricci, quando c’ero io, avevano questo atteggiamento. Se giochi con la difesa a tre gli esterni devono essere abbastanza alti e fare bene le due fasi. Ci vuole una bella gamba e sembra che loro lo stiano facendo bene, se con i quinti ti appiattisci sulla linea dei difensori rischi di dare campo agli avversari.
Foto con Mignani post esonero? A dire la verità fu un incontro casuale. Io ero lì che facevo colazione con il mio ex calciatore Umberto Del Core, ci incrociammo e rimanemmo a chiacchierare del più e del meno. Fra noi c’è sempre stato un rapporto buono e cordiale».