L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli incendi che hanno colpito la Sicilia nella giornata di ieri.
La colonna di fumo nera, alta e minacciosa che si alza sui cieli della provincia, da Misilmeri a Bolognetta. E il simbolo di un altro giorno di fuoco, l’ennesimo capitolo degli incendi causati perlopiù dalla mano dell’uomo, che approfitta delle temperature e del venticello caldo riapparso in questo week-end dopo la pioggerellina ingannatrice dei giorni scorsi per scatenare le fiamme e fare danni.
Le alte temperature che hanno sfiorato i 35 gradi e l’allerta della protezione civile sulla possibilità di nuovi incendi, dopo i devastanti roghi di agosto, hanno tenuto ieri con ii fiato sospeso i vigili del fuoco. Sono stati trenta i focolai comparsi nei centri della provincia in cui sono intervenuti i vigili del fuoco e i forestali.
II fumo (ben visibile, sotto forma di nuvola biancastra, anche dalla città) e la cenere si sono diretti verso Marineo, dove era in corso la partita di calcio Marineo-Mazara in piazza la manifestazione culturale Premio città di Marineo. Gaetano Di Pisa, ex forestale, era sugli spalti e aveva le lacrime agli occhi. «So che significa tutto do – spiega di Pisa -. Non capisco cosa passi per la mente di questi criminali».