Attraverso le colonne de “Il Corriere dello Sport” Franco Marchione, storico Factotum del Palermo, racconta qualche aneddoto di tutti i suoi anni trascorsi in società. Ecco le sue parole: «Negli anni ’80, l’allora presidente Gambino mi fece chiamare da Favalli. A Cadè avevano svaligiato casa, preso tutti i gioielli. Siamo stati una notte a cercare i ladri girando per Palermo, io, lui e Favalli. Gambino aveva tanta fiducia in me, da darmi l’incasso da portare a casa sua, 70-80 milioni di lire. Partivo con la Primavera e al momento di saldare il conto il dirigente di turno esclamava “Ho dimenticato l’assegno” una sceneggiata per differire i pagamenti, intanto passavano mesi. Una volta a Lamezia Terme ci bloccarono. “Alt, se non avete i soldi non potete entrare”. E si pagò in contanti. Tempi eroici rispetto a Zamparini, che non ha mai ritardato uno stipendio»