Maradona e il mistero della maglia all’asta
L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” si sofferma sul mistero della maglia all’asta di Diego Maradona.
Qualunque sia la verità, quella mitica maglietta di Maradona, Steve Hodge se l’era meritata: fu lui ad alzare goffamente verso la propria porta il pallone che El Pibe toccò di mano per l’1-0 all’Inghilterra e fu anche uno dei birilli con la maglia bianca che il numero 10 argentino dribblò, per segnare il 2-0, il gol più bello, contraltare tecnico ed estetico alla beffa solenne della «mano di Dio».
Al termine di quella partita carica anche di significati politici per la guerra nelle Falkland/Malvinas, Hodge ha sempre sostenuto di aver chiesto e ricevuto la maglietta da Maradona. Dopo anni di esposizione al Museo del calcio di Manchester e dopo le secche smentite di voler vendere il cimelio in seguito alla morte di Diego, Hodge ci ha ripensato. La maglia, visibile in questi giorni nel cuore di Londra a Bond Street, è finita alla casa d’aste Sotheby’s, che la batterà dal 20 aprile al 4 maggio, partendo da un’offerta base di 5 milioni di euro.
Il problema adesso non è il ripensamento dell’ex giocatore inglese, nonostante «l’incredibile valore sentimentale della maglietta». Ma il fatto che secondo Dalma Maradona «quella non è la maglia che mio padre usò nel secondo tempo. La indossò in quella partita, ma nei primi 45’. Hodge non può dirlo e nemmeno può provare che la sua sia quella del secondo tempo: non ci sono filmati che lo dimostrano».