Dopo la deludente sconfitta per 1-0 contro il Mantova, il tecnico della Cremonese, Eugenio Corini, si è presentato in conferenza stampa per fare il punto sulla partita e sullo stato della squadra. Un’altra gara che lascia l’amaro in bocca ai tifosi grigiorossi, che vedono sfumare punti importanti e speravano in una reazione dopo i recenti passi falsi. Corini ha parlato con sincerità, analizzando le difficoltà incontrate e ammettendo che alla squadra manca ancora quel “qualcosa in più” per affrontare al meglio le sfide del campionato.
Di seguito, tutte le dichiarazioni del tecnico:
Serviva personalità, non si è vista. Cremonese troppo annebbiata, per usare un gioco di parole. «Devo dire che l’abbiamo affrontata anche col piglio giusto, poi certamente le due ammonizioni ai due centrali ci hanno tolto un po’ di profondità tatticamente. Mensah è sempre stato bravo a tenerla viva, a giocare su questa situazione. Il primo tempo è stato equilibrato, anche noi abbiamo avuto occasioni. Era una partita da “afferrare”. Il secondo tempo è iniziato così com’era finito, abbiamo preso un gol che non dobbiamo prendere, da rimessa laterale. Eravamo in controllo. Potevamo pareggiare subito, c’è stata qualche ripartenza, ma una reazione c’è stata. Il tempo ci dara una mano per aggiustare alcune sfumature, l’adattamento è fisiologico. Questa partita, se non la vinci, devi almeno pareggiarla… poi quando perdi ovviamente si parla di ciò che dovevi fare meglio. Però abbiamo dato contrasti, ci mancava quel qualcosa in più in queste due partite per ottenere il risultato. Non abbiamo messo quelle cose lì, come col Pisa.
Ci si avvia alla sosta di novembre in quali condizioni? I tifosi hanno subito l’umiliazione di due derby persi su due in questo avvio di campionato e vi hanno chiesto di tirare fuori gli attributi. «Dispiace, dispiace tanto. La tifoseria ci segue in massa. Volevamo fare una partita solida, quando manca il risultato abbiamo sempre torto, poi io leggo la gara per come si è sviluppata, alcune cose sono state fatto bene, ma c’è rammarico, so quanto pesa perdere partite molto sentite. Vogliamo riprendere il cammino anche superando qualche momento di difficoltà, vogliamo andare oltre alle critiche, è la nostra volontà».
Dopo il gol la squadra un po’ calata, soprattutto mentalmente. La sosta verrà sfruttata come? «Il secondo tempo è cominciato con due falli per loro, ci sono state tante interruzioni, la gara si era equilibrata. Il gol ha cambiato l’inerzia. C’è stata qualche buona occasione per pareggiare, le condizioni si sono create. Però chiaro, ripeto, guardando il risultato si evidenziano di più gli aspetti negativi. Ora dobbiamo lavorare bene per vincere col Frosinone».
Ti aspettavi qualcosa in più dagli esterni d’attacco? Hanno faticato sia Zanimacchia che Vandeputte (quest’ultimo sostituito al 45′). «Si poteva fare qualcosa in più, certo. Ora serve capire su quali tasti bisogna premere per alzare l’attenzione singolarmente, oltre alla parte di squadra. Si può sempre fare qualcosa di meglio. Mi capita spesso di cambiare al 45’ perché la rosa, quando è definita importante, tutti devono sentirsi responsabili. Deve continuare a essere così. Volevamo un giocatore più qualitativo, per questo ho scelto di cambiare Vandeputte con Buonaiuto. Quando mettiamo dentro il pallone, bisogna andare con grande cattiveria. Manca quel pezzettino».