«Universitatea Craiova? A marzo ho anche fatto una settimana in Romania con un agente per conoscere il campionato, ho visto i playoff per lo scudetto e ho conosciuto il proprietario del club. Gli ho spiegato le mie idee, lui mi ha richiamato ed è nata la trattativa. Avevo sempre in testa l’idea di andare all’estero, quindi questa opportunità l’ho presa al volo. L’Universitatea Craiova è stata ricostruita dopo il fallimento di qualche anno fa, è tornata in A e ha fatto i playoff, è arrivata quinta e in semifinale di coppa di Romania. Ha conquistato l’Europa League al posto del Cluj, che non ha la licenza Uefa. Questa invece è una società sana, fatta con dirigenti giovani e molto ben organizzata, con buone strutture e uno stadio nuovissimo che sarà inaugurato ad agosto. Vogliono crescere. Porare italiani? Mi piacerebbe. Sto creando uno staff misto, con collaboratori italiani ma anche rumeni che conoscono bene la realtà. Il presidente è disponibile a prendere qualche straniero, anche italiano: stiamo valutando. Loro sono consapevoli che la Romania, dal punto di vista del mercato, si deve ricostruire un nome, ma questa società è seria e sta facendo le cose per bene. In passato ho fatto qualche errore, ma non do colpe agli altri e non scarico le responsabilità. Non ho fatto scelte azzeccate, ho pagato e adesso riparto per fare meglio. Forse mi è mancata l’esperienza o un consigliere navigato per non fare sbagli. Aspettavo una chiamata dall’Italia che però non c’è stata se non qualche contatto informale, ma ho sempre continuato a studiare e aggiornarmi». Queste le parole rilasciate dall’ex tecnico rosanero Devis Mangia ai microfoni di “Extratime”.