L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla scelta del nuovo tecnico del Manchester United.
Zidane, Lopetegui, Pochettino, Martinez, Rodgers, persino Wayne Rooney tanto per restare nella zona confort degli affetti: da ieri mattina si è aperta ufficialmente la caccia al nuovo tecnico del Manchester United. Un comunicato affettuoso e nel quale emerge il profondo rispetto del club nei confronti di Ole Gunnar Solskjaer ha certificato di buon mattino l’esonero dell’allenatore norvegese, undici stagioni da calciatore con i Red Devils – 126 gol – e dal dicembre 2018 a ieri manager del club inglese. «Abbiamo preso questa decisione con estremo rammarico. Le delusioni delle ultime settimane non oscurano il lavoro di questi tre anni. Il posto di Ollie resta nella nostra storia, non solo per la carriera da giocatore, ma per lo spessore dell’uomo e per la professionalità dell’allenatore». La squadra, che secondo le indiscrezioni di sabato doveva essere affidata a Darren Fletcher, in attesa della nomina del nuovo manager, sarà invece guidata nei prossimi giorni da Michael Carrick, a partire dal match di Champions di domani a Vila-real.
Caccia al manager La famiglia statunitense Glazer, dal 2005 proprietaria del Manchester United, ha ordinato di tornare alla carica con Zinedine Zidane, contattato le scorse settimane e finora poco convinto di accettare l’incarico a stagione inoltrata. Non solo: secondo rumors provenienti da Francia e Spagna, la moglie di Zizou, Veronique, sarebbe contraria all’idea di trasferirsi a Manchester. Zidane e Brendan Rodgers, in questo momento in polemica con la tifoseria del Leicester, sono gli uomini in testa nelle quotazioni dei bookmakers. Pochettino, Lopetegui, Roberto Martinez e Rooney gli altri coach in ordine sparso. Una – quasi – certezza: se non si fosse legato al Tottenham venti giorni fa, il prescelto dello United sarebbe stato Antonio Conte. Solskjaer ha salutato la squadra e ringraziato il club attraverso il sito ufficiale dei Red Devils: «Sarò sempre grato per l’opportunità che mi è stata data. Volevo vincere e dare soddisfazioni ai tifosi, ma è andata male. Era giusto a questo punto farsi da parte». Solskjaer ha ricevuto parole di solidarietà da parte di Pep Guardiola: «Gli auguro il meglio. Mi ha battuto più volte di quanto avessi voluto, ma quando guidi club come United, Chelsea, City, Liverpool e Tottenham sei condannato a vincere. Se io non lo avessi fatto non sarei ancora qui. Spero di ritrovarlo presto da avversario».